Oltre cinquanta cuscini di fiori per annunciare la morte del settore e chiedere alla Regione di equiparare l’Isola al resto d’Italia. Il Presidente di Assofioristi Palermo, Ignazio Ferrante: “Le domeniche equivalgono al 40 per cento del nostro fatturato. Farci chiudere significa mandare al macero gran parte dei fiori acquistati”.
Si sono presentati a partire dalle 15 davanti alla Presidenza della Regione Siciliana. Oltre cinquanta fiorai aderenti ad Assofioristi Confesercenti, in silenzio e indossando la mascherina, hanno depositato nel piazzale antistante altrettanti cuscini funebri con la scritta “Avete ucciso il settore del florovivaismo”. Un flash mob pacifico, con un messaggio forte, per denunciare il danno che l’ordinanza regionale sulle chiusure domenicali dei negozi sta facendo all’intero settore.
“Non comprendiamo il motivo di questa decisione – dice Ignazio Ferrante, presidente di Assofioristi Palermo – In tutta Italia, anche nelle zone rosse, la domenica e i festivi i fiorai possono continuare regolarmente a vendere. Dappertutto, tranne che in Sicilia. Il settore non può permettersi altri stop dopo il lockdown che ci ha costretto a mandare al macero tonnellate di merce. I nostri sono prodotti deperibili, ogni giorno di chiusura è un danno irrecuperabile”. Alla protesta, al fianco dei fiorai, hanno preso parte anche la presidente di Confesercenti Palermo, Francesca Costa; Michele Sorbera, direttore regionale e di Confesercenti Palermo; Nunzio Reina, responsabile regionale Attività produttive dell’organizzazione e tutto il direttivo di Assofioristi Palermo, composto dal vice presidente Luigi D’Antona e da Massimo Di Fiore, Federico Giuseppe e Tommaso Cospolici.
Solo a Palermo il settore conta circa 300 imprese tra fioristi, grossisti e vivaisti, un terzo dei quali aderenti ad Assofioristi. Intorno alle 16,30 il presidente di Assofioristi Palermo insieme al direttore di Confesercenti Michele Sorbera sono stati ricevuti dal capo di gabinetto della Presidenza della Regione, la dottoressa Vitalba Vaccaro. “Abbiamo esposto tutte le questioni, spiegando che il problema posto dai fioristi di Palermo è vissuto in tutta l’Isola – dice Michele Sorbera, direttore di Confesercenti – Solo pochissimi fiorai, infatti, sorgono nelle immediate vicinanze dei cimiteri e dunque possono restare aperti. Questo provoca un danno alla stragrande maggioranza della categoria in un momento di per sé complicato. Abbiamo trovato grande disponibilità all’ascolto e ci è stata garantita una risposta entro qualche giorno”. Secondo i dati di Assofioristi Palermo, la chiusura nelle domeniche e nei festivi comporta per le imprese del settore una contrazione di circa il 40 per cento. In tutta l’Isola il settore conta circa 3000 imprese.