Risse, schiamazzi, cassonetti bruciati, una piazza ridotta a latrina tutte le mattine e infine una quindicina di auto dei residenti che nella scorsa notte hanno subito il taglieggiamento delle gomme. Questa è via Rutilio Namaziano e Piazza Tor San Michele, “una terra di nessuno, da anni abbandonata al degrado e all’insicurezza, dove i residenti hanno paura ad uscire e a rientrare in casa perchè la movida notturna, oltre ad impedire il riposo, è sempre più pericolosa”.
A denunciarlo è il comitato spontaneo di piazza Tor San Michele nato circa un mese fa che ha raccolto in una lettera oltre 300 firme di cittadini residenti che chiedono “la presenza di un presidio fisso delle Forze dell’Ordine per garantire la sicurezza del quartiere, oggetto negli ultimi anni di atti vandalici continui”. Ieri notte l’ultimo episodio, dopo la mezzanotte, quando un gruppo di persone ha preso di mira le macchine dei residenti di via Namaziano, lasciandole con le ruote a terra. Un fatto prontamente segnalato alle Forze dell’Ordine che richiama ancora una volta l’allarme lanciato dai cittadini. Sullo sfondo, non collegato a questi episodi, vi è la polemica aperta con il Municipio che nelle scorse settimane aveva approntato, senza alcun avviso ai residenti, un progetto di pedonalizzazione dell’area che prevedeva la cancellazione di centinaia di posti auto e la possibilità di riempire vie e piazza di tavolini.
Un progetto che il comitato spontaneo di residenti ha momentaneamente bloccato, poichè tale iniziativa non prevedeva alcun miglioramento del quartiere ma soltanto la possibilità fino alle due di notte di aumentare la movida, in una zona di Ostia fortemente residenziale, abitata da molte persone anziane e disabili che sono già alle prese con i problemi di sicurezza e di schiamazzi notturni, oltre all’eterna doppia fila su via Namaziano che rende impossibile in molti casi anche accedere alle proprie proprietà.
Si tratta di criticità ben note al Municipio sulle quali ad oggi, spiega il Comitato, “non sono state fornite risposte e garanzie. I cittadini pertanto chiedono alle Istituzioni competenti di intervenire con un presidio fisso a garanzia della quiete pubblica e dell’incolumità delle persone”.