(ANSA) – PALERMO, 28 NOV – Vista dall’alto Palermo è
punteggiata da montagne di rifiuti. La discarica di Bellolampo è
piena, si aspettano le autorizzazioni per la realizzazione di
un’altra vasca di contenimento, e l’interruzione alla raccolta
prima della ripresa ha trasformato la città in un immondezzaio a
cielo aperto. Nonostante l’impegno della Rap (Risorse ambiente
Palermo ) l’azienda a capitale pubblico del comune di Palermo
che si occupa della raccolta e del trattamento dei rifiuti, i
cumuli d’immondizia giacciono accanto ai cassonetti mentre anche
la raccolta differenziate in alcune zone cittadine subisce
ritardi. Ai rifiuti normali si aggiungono materassi, vecchi
mobili, elettrodomestici che la gente abbandona per strada.
Durante il trattamento in discarica dell’immondizia che dovrebbe
essere “casalinga” vengono trovate auto accartocciate, pezzi di
ciclomotore perfino un’urna cineraria. Molti comuni del
Palermitano sono nella stessa situazione. Il presidente della
Rap, Giuseppe Norata dice: “I rifiuti che stiamo raccogliendo
vengono abbancati nei piazzali di Bellolampo, per questa ragione
sono stato indagato dal Noe. L’emergenza in atto non si
risolverà se non arriveranno le autorizzazioni da parte della
Regione Siciliana, già due mesi fa avevo annunciato quello che
sarebbe accaduto a Palermo, si rischia che la stessa cosa
accadrà presto in tutta la Sicilia”. L’assessore al ramo, Sergio
Marino, predice che entro Natale la città tornerà a una
situazione di “normalità” e invita i cittadini a conferire solo
immondizia prodotta in uso casalingo. La Rap ha fatto un bando
per cercare ditte cui affidare il recupero e lo smaltimento dei
rifiuti fuori dalla Sicilia.
Il capo dell’opposizione leghista in consiglio comunale, Igor
Gelardaa dice: “La situazione sembra sfuggita di mano e anche
nelle more che la spazzatura possa essere inviata fuori
dall’isola, pur con costi altissimi, va dichiarato lo stato di
emergenza ambientale in città”. (ANSA).
Fonte Ansa.it