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Palombini: “Amatrice ha perso la pazienza”

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Nessuna passerella politica all’incontro con i sindaci del cratere reatino in programma lunedi’ 14 gennaio al Presidio Sanitario di Amatrice. Ad annunciarlo e’ il sindaco del borgo reatino distrutto dal terremoto del 2016, Filippo Palombini, che gia’ alcune settimane fa aveva annunciato di non voler accogliere piu’ passerelle politiche sul suo territorio.

La mia non e’ una marcia indietro – ha spiegato il primo cittadino di Amatrice – avevo deciso che come sindaco non avrei piu’ ricevuto delegazioni politiche che venivano solo a dare visibilita’ a se stesse. Ho accettato di ricevere il Sottosegretario Crimi perche’ e’ il referente istituzionale per la ricostruzione del Centro Italia, stimo l’uomo, ed ho la necessita’ istituzionale di confrontarmi con lui per il suo ruolo, e’ indispensabile discutere con la politica, quella che conta, per il futuro dei territori”.

“Il Sottosegretario – fa sapere Palombini – mi ha chiamato la scorsa settimana e mi ha chiesto, saputo della riunione da me gia’ convocata per il 14 gennaio sul futuro del Pass di Amatrice, se la sua visita potesse coincidere con quella riunione. Ho detto di si. Poi il sassolino e’ diventato montagna.

Ogni giorno che passa si aggiunge qualcuno alla carovana, un incontro in piu’, un delegato in piu’, un personaggio in piu’, e quello che doveva essere un incontro istituzionale operativo per un serio confronto sulle questioni importanti diventa sempre piu’ il circo dei ‘ci sono anche io’. Basta! Sono schifato. Fate quello che volete – ha proseguito Palombini – tanto la gente ha capito e ve ne dara’ conto.

Amatrice ha perso la pazienza, quindi io lunedi’ faro’ la riunione del Pass perche’ e’ indispensabile, e saro’ contento se saranno presenti anche il Sottosegretario Crimi e, se se la sente, anche il Commissario Farabollini. Loro, e solo loro, aspetto alle 15 come da programma con i sindaci di Accumoli e Cittareale. Io volevo e voglio solo un serio incontro istituzionale ed operativo. La carovana faccia quello che vuole, ma lo faccia senza di me”.

agi

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