La morte di Paolo De Sanctis, giovane 21enne di Nemi, in provincia di Roma, avvenuta il 17 febbraio dello scorso anno, resta ad oggi un mistero. Il caso sarà affrontato nello Speciale Estate 2019 di Chi l’ha visto, in onda questa sera, con il servizio di Paolo Fattori con Valentina Pellegrino dal titolo “Paolo De Sanctis: Tutto in una notte”. Perchè tutto, davvero, si svolse in una misteriosa notte, quando il giovane, dopo un piccolo incidente in auto, decise di buttarsi dal “ponte dei suicidi” ad Ariccia. Dopo essere stato cercato per una intera notte da parenti ed amici, fu la segnalazione di un passante che mise fine alle speranze di tutti. Quel giovane corpo ritrovato senza vita sotto al ponte, apparteneva proprio a Paolo. Ma perchè il ragazzo avrebbe deciso di farla finita? La sera precedente al presunto suicidio, Paolo aveva avuto un incidente in auto a Genzano, nel quale era finito con la sua Panda contro un palo dell’illuminazione restando lievemente ferito. Per questo era stato condotto in ambulanza all’ospedale di Albano, medicato e dimesso alle 4.30 di notte. Poco dopo, si sarebbe lanciato dal “ponte dei suicidi”, sotto al quale è stato trovato esanime dopo un volo di 60 metri.
PAOLO DE SANCTIS, IL GIALLO DELLE DIMISSIONI
Sin da subito i familiari di Paolo De Sanctis hanno cercato elementi utili a comprendere cosa sia realmente accaduto in quella maledetta notte di febbraio. Al portale Osservatore Italia, il padre Gino commentava, tre mesi dopo la tragedia: “Dalla cartella clinica di pronto soccorso leggo che Paolo dopo neanche un’ora di ricovero è stato dimesso e definito un “paziente lucido e orientato” ma il suo tasso alcolemico, i filmati di videosorveglianza e le informazioni acquisite ci raccontano un altro Paolo, un ragazzo confuso in stato di ebbrezza”. Perchè allora sarebbe stato dimesso? “Paolo, lo sappiamo per certo, è stato visto barcollare. Era in evidente stato confusionale e allora mi chiedo come possibile che il suo ricovero in Pronto Soccorso sia durato neanche un’ora”, sono le continue domande del padre del 21enne morto. Gli inquirenti per la morte di Paolo hanno ascoltato diversi testimoni ma la veirtà su quanto accaduto quasi un anno e mezzo fa sembra ancora molto lontana.
NUOVE INDAGINI SULLA MORTE DEL 21ENNE
Nei mesi scorsi sono state avviate nuove indagini per tentare di fare luce sulla morte del giovane Paolo De Sanctis. Dopo l’archiviazione disposta dal sostituto procuratore della Procura di Velletri che aveva bollato il caso come suicidio, il padre Gino ha presentato una querela. L’uomo, negli ultimi mesi, ha proseguito il suo lavoro di raccolta di elementi utili a portare alla verità al fine di capire se possano esserci responsabilità di terze persone dietro al triste epilogo del figlio Paolo. “Dall’esame autoptico inoltre emergono ulteriori evidenze che meritano l’approfondimento come una presunta emorragia cerebrale che potrebbe collocarsi prima della caduta dal ponte di Ariccia”, aveva spiegato l’uomo. Al centro delle nuove indagini anche le presunte responsabilità dell’ospedale di Albano che, dopo un’ora dal ricovero del ragazzo giunto in stato confusionale, ne stabilì le dimissioni senza che fosse stata eseguita una Tac nonostante il lieve trauma cranico e l’elevato tasso alcolemico.
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