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Papa: saluta fedeli udienza, salta distanziamento anti-Covid

Fedeli assiepati alle transenne per salutare Papa Francesco: nel Cortile di San Damaso, dove si svolge l’udienza generale, all’arrivo del Pontefice sono saltate tutte le norme anti-Covid. Le sedie sono collocate in modo tale che ci sia uno spazio adeguato tra un fedele e l’altro ma al passaggio del Pontefice le regole non sono state più rispettate. Il Papa ha salutato molti fedeli stringendo le mani e benedicendo persone e oggetti. I pellegrini indossano la mascherina ma diversi l’hanno abbassata proprio per salutare il Papa (anche lui senza mascherina).

Pontefice incontra attivista del clima in missione al Polo Nord – Il Papa, al termine dell’udienza generale, ha incontrato Michael Haddad, libanese, atleta professionista e ambasciatore dell’Onu per le tematiche ambientali. Era un bambino quando un incidente di jet ski gli ha provocato una lesione al midollo spinale che lo ha immobilizzato dal petto in giù. Costretto su una sedia rotelle, grazie alla medicina e alla ricerca scientifica oggi può sciare e fare free climbing su una montagna, detenendo pure tre record mondiali; grazie alla dice di essere non solo un uomo sereno (“La disabilità è solo uno stato mentale”, è il suo motto), ma anche testimone in numerose campagne di sensibilizzazione ed esempio per tante persone nelle sue stesse condizioni. Haddad si muove grazie ad un esoscheletro, sviluppato appositamente da un team di ingegneri, medici e ricercatori, che gli stabilizza tronco, spalle e braccia. Così riesce a spingere il corpo in avanti e muoversi un passo alla volta. Definisce “la mia grande missione” richiamare l’attenzione mondiale sulle problematiche ambientali. Michael ha scalato montagne e attraversato deserti e ha partecipato pure a due maratone: una al Cairo, l’altra a Beirut, per raccogliere fondi per la ricostruzione dell’ospedale devastato dall’esplosione al porto nell’agosto 2020. Ora ha un’altra missione: percorrere 100 chilometri a piedi nel Polo Nord. Un’avventura che doveva compiere nel 2020, poi saltata a causa della pandemia. Adesso è programmata per febbraio o marzo 2022. “Certamente è una sfida”, dice Haddad a Vatican News. “Percorrere 100 chilometri nel Polo Nord non è solo un messaggio, ma un contributo alla scienza. Io lavoro con una grande squadra scientifica e sono stato considerato una delle poche persone del mondo in grado di fare una cosa del genere nelle mie condizioni”. Oggi, in prima fila all’udienza generale nel Cortile di San Damaso, accompagnato da Theresa Panuccio, rappresentante ufficiale del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (Undp), al Papa ha detto proprio questo e gli ha chiesto la benedizione per la sua missione nell’Artico. “Quando ho raccontato al Santo Padre la mia storia, ha poggiato la mano sulla mia testa. Gli ho detto che proviamo a portare un messaggio di umanità, a favore della terra e dell’ambiente. Lui mi ha benedetto e io ho detto: ‘Padre, preghi per me’. ‘Prega tu per me al Polo Nord’, mi ha risposto. Mi ha dato forza e mi sento più impegnato, non più solo ma insieme al Papa per provare a compiere questo cambiamento”.

Fonte Ansa.it

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