Dopo la damnatio memoriae degli autori russi, il boicottaggio di Dostoevskij, la censura agli analisti non allineati, ci mettiamo anche a odiare chiunque abbia un singolo gene ereditato dalla Grande Madre Russia?
L’ultimo incredibile episodio arriva da Bologna, terra di accoglienza (in teoria). Dove una ragazza di origini russe, peraltro disabile, si è vista mettere alla porta dal medico per colpa del suo passaporto. “Andate via, siete russi, non venite nel mio studio“, le avrebbe detto un medico di base che si è beccata una denuncia per diffamazione aggravata e un esposto all’ordine dei medici. Lei, Lidia Malica Davidenco ha 19 anni, vive a Casalecchio di Reno e studia all’Università emiliana.
Il 21 marzo, stando al suo racconto riportato dal Carlino, che ovviamente va preso come la sua versione dei fatti, si presenta dal medico di base per farsi compilare un modulo che attesti la sua sordità. Niente di così complicato: serve per acquistare a prezzo agevolato un computer da utilizzare al corso di Economia del turismo europeo di Rimini. Le cose però si complicano: la dottoressa ritiene che serva un otorino per il certificato, la studentessa non è d’accordo, arriva la nonna e scatta il bando su base russofona: “Andate via – avrebbe detto la signora in camice – Non mi piacciono i russi, non mi piace Putin”.
Anni passati a combattere la discriminazione, il razzismo, la xenofobia, e poi da due anni ci troviamo coi “buoni” che si impegnano alacremente a mettere all’indice prima gli odiati no vax e no pass e adesso i russi.
FONTEhttps://www.nicolaporro.it/medico-caccia-la-paziente-disabile-sei-russa-non-mi-piace-putin/2/