Il Papa, dal Santuario di Knock, si è rivolto alle vittime degli abusi e a tutto il popolo irlandese dopo le contestazioni dei giorni scorsi: “imploro perdono per il tradimento avvertito da tanti nella famiglia di Dio”
Nell’ultimo giorno di viaggio in Irlanda per il IX Incontro mondiale delle famiglie, Papa Francesco stamattina si è recato a Knock, sede del più importante tempio mariano del paese e uno dei più visitati d’Europa, circa 1 milione e mezzo di persone all’anno. E prima di guidare la preghiera dell’Angelus è tornato a parlare di pedofilia. “Questa piaga aperta ci sfida ad essere fermi e decisi nella ricerca della verità e della giustizia”, ha detto, implorando “il perdono del Signore per questi peccati, per lo scandalo e il tradimento avvertiti da tanti nella famiglia di Dio”. Dopo le contestazioni degli scorsi giorni e dopo aver fatto tappa, ieri sera, in una Magdalene laundry, le case materno-infantili gestite da religiose dove spesso le giovani ospiti venivano abusate e sfruttate, il Papa ha voluto lasciare così un ulteriore messaggio, prima di ripartire per Roma, alle vittime di sofferenze, ma a tutto il popolo irlandese, scosso in questi anni dalla diffusione praticamente endemica del problema pedofilia nella Chiesa nazionale.
“La Madonna – ha detto – guardi con misericordia tutti i membri sofferenti della famiglia del suo Figlio. Pregando davanti alla sua statua, le ho presentato, in particolare, tutti i sopravvissuti, vittime di abusi da parte di membri della Chiesa in Irlanda. Nessuno di noi può esimersi dal commuoversi per le storie di minori che hanno patito abusi, che sono stati derubati dell’innocenza, o che sono stati allontanati dalle mamme e abbandonati allo sfregio di dolorosi ricordi”.
“Chiedo alla nostra Madre Beata di intercedere per la guarigione di tutte le persone sopravvissuti agli abusi di qualsiasi tipo – ha proseguito Francesco – e di confermare ogni membro della famiglia cristiana nel risoluto proposito di non permettere mai più che queste situazioni accadano. E anche intercedere per tutti noi perchè possiamo procedere sempre con giustizia per riparare per quanto da noi dipenda tanta violenza”.