(ANSA) – VIBO VALENTIA, 14 MAG – Autocertificazioni taroccate
con lo scopo di percepire indebitamente i buoni spesa Covid.
Sono 478 le persone denunciate dai carabinieri della Compagnia
di Vibo Valentia con l’accusa di false attestazioni a
incaricato di pubblico servizio e indebita percezione di
erogazioni a danno dello Stato, nell’ambito di un’operazione
coordinata dalla Procura. Tra le persone denunciate anche alcuni
affiliati alla ‘ndrangheta.
L’indagine – che ha fatto luce sull’utilizzo indebito di
fondi erogati dai Comuni a persone e nuclei familiari in stato
di necessità per la crisi pandemica – copre un arco temporale
che va da aprile 2020 ad oggi. I beneficiari dell’aiuto
risiedono nei comuni di Vibo Valentia, Pizzo, Sant’Onofrio,
Stefanaconi, Maierato, Mileto, Filogaso, Filadelfia, Francavilla
Angitola, San Gregorio d’Ippona, Briatico, Cessaniti, Filandari,
Ionadi, San Costantino Calabro e Francica.
Gli accertamenti hanno consentito di verificare che in molti
avevano dichiarato di trovarsi in condizioni di indigenza senza
esserlo, di non ricevere altri sussidi o di avere un nucleo
familiare più numeroso, solo per ottenere un ingiusto profitto.
Dagli approfondimenti è emerso inoltre che c’era anche chi
percepiva regolarmente il proprio reddito da lavoro dipendente e soggetti possessori di decine di migliaia di euro in buoni
postali depositati. Per ricostruire la situazione economica dei “furbetti”, i militari si sono avvalsi della collaborazione
dell’Inps, delle banche dati in uso alle forze di polizia ed in
taluni casi anche degli istituti di credito. Sono così emerse
una serie di irregolarità per un danno erariale complessivo
stimato in stimato in circa 70.000 euro. L’attività non è
conclusa. (ANSA).
Fonte Ansa.it