Un altro pezzo di Made in Italy che se ne va e in maniera anche drammatica. Chiude lo stabilimento di Novi Ligure dell’azienda piemontese, dal 2013 di proprietà di un gruppo turco che non si è fatto scrupoli di licenziare 100 lavoratori italiani
Sono ormai finiti i tempi di quel vecchio, sensuale spot che recitava: “Pernigotti e il cioccolato, una lunga storia d’amore”. La seducente idea di un cioccolatino al gianduia, passato sulle labbra come un rossetto, è solo un lontano, dolce ricordo di una lunga storia d’amore, quella tra l’Italia e la Pernigotti, secolare azienda dolciaria piemontese, che da oggi è ufficialmente finita. E in maniera anche drammatica.
La storica fabbrica di cioccolato di Novi Ligure, in provincia di Alessandria, ha infatti chiuso i battenti. E se anche i consumatori italiani continueranno a trovare sugli scaffali dei supermercati i cioccolatini e le creme al gianduia con il marchio creato nel 1860 da Stefano Pernigotti, sappiano che molto probabilmente non avranno lo stesso sapore di una volta. Se non altro perché quel cioccolato d’ora in avanti proverrà non dal Piemonte ma dalla Turchia, dove la famiglia Toksöz, che dal 2013 detiene l’azienda novese, ha spostato l’intera produzione, lasciando a casa circa 100 lavoratori italiani.