(ANSA) – GENOVA, 26 APR – Tavolini in piazza e cappelli e
casacche da chef e da cameriere per la manifestazione dei
ristoratori genovesi di #protestaligure con e senza dehor (che
da due settimane hanno montato una tenda sotto Regione Liguria
per sollecitare le riaperture) che protestano contro la
decisione di non far riaprire i locali al chiuso.
I ristoratori hanno allestito una quindicina di tavolini ai
quali si sono seduti alcuni ‘avventori’ con l’ombrello aperto,
vista l’incipiente pioggia. “Senza voler dare contro ai colleghi
che lavorano – ha detto uno degli organizzatori – ma la colpa è
della legge, di chi l’ha fatta. Si può tranquillamente mangiare
all’interno con le norme che ci hanno dato già l’anno scorso.
Invece ci hanno tolto quel poco che avevamo, penalizzandoci in
maniera importante”.
“Voglio ringraziare il sindaco di Genova e la soprintendenza
con i quali c’è stato un confronto e sono stati disponibilissimi
– ha detto il titolare di un’osteria -. Per quello che è la
capacità di intervento molto limitata rispetto a un decreto
legge del Governo si stanno dando molto da fare”.
“La situazione paradossale – ha detto un pizzaiolo – è che
potevamo aprire a ottobre con un metro di distanza tra i clienti
e tutte le norme di sicurezza del caso. A oggi ci troviamo con 5
mln di vaccinati, tanti guariti e non si capisce perché non
possiamo fare quello che facevamo nella seconda ondata. E’ una
cosa assurda”.
“Sono venuta qui per dare un supporto – ha detto la cliente
di un ristorante che ha voluto partecipare alla manifestazione –
perché non trovo giusta questa cosa” (ANSA).
Fonte Ansa.it