Il ministro della Pubblica amministrazione conferma la necessità di non ridurre gli organici e di rafforzare i settori strategici, come quello della giustizia, dove abbondano autisti e commessi ma il processo telematico è ancora all’anno zero
“L’ultima cosa che intendo fare è un’infornata di assunzioni, ma la Pa deve essere un asset del Paese, che dopo anni di tagli è invecchiato e si è paralizzato in settori strategici. Per questo non solo bisogna evitare nuove strette del turn over, permettendo il ricambio integrale dei 450.000 dipendenti pubblici in uscita nei prossimi tre anni, ma bisogna anticipare una quota di nuovi ingressi nei settori strategici”.
Lo afferma a ‘Il Sole 24 Ore’ il ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno. Il quotidiano anticipa i provvedimenti allo studio sul terreno della pubblica amministrazione. Il primo primo prevede assunzioni mirate nella Pa centrale di tecnici e progettisti, informatici, esperti nella gestione dei fondi strutturali e ‘facilitatori’ dei processi amministrativi. Il secondo è un ddl delega per la riforma dei dirigenti, semplificazioni (edilizia in primis) e ripensamento del Formez per trasformarlo anche in una cabina di regia per le buone pratiche.
Le assunzioni, spiega il ministro, saranno “caratterizzate da competenze specifiche e motivate da progetti precisi. Nella giustizia, settore che conosco bene, non si può fare il processo telematico – motiva Bongiorno – con organici pieni di autisti o commessi, ma più in generale sulla digitalizzazione il quadro è disastroso e siamo all’anno zero”.
Il ddl si occuperà anche di superare il problema della stabilizzazione dei precari. Inoltre verrà rafforzato il contrasto all’assenteismo: “Le regole della riforma Madia, che confermerò cercando di ampliare i casi di flagranza, si concentrano sulla parte emersa dell’assenteismo; ma questa è una minima parte e il fenomeno va colpito con la prevenzione. E’ già partita una serie di sopralluoghi con ispettori di Funzione pubblica e la Gdf, e nel provvedimento è prevista anche l’istituzione di un nucleo che in modo stabile agisce anche in funzione di accompagnamento verso prassi migliori”, conclude.
Fonte: AGI
Sotto: gli spaziosi e ordinati uffici del Tribunale di Venezia. Foto Il Corriere del Veneto – Il Corriere della Sera