Madamìn Fornero, spesso riesumata da Floris su La7, forse per infartuare e neutralizzare del tutto gli esodati, rialza il ditino e va a insegnare “anche in luoghi leghisti” cos’è la sua (e di pochi altri) Unione europea. Esorcisti in preallarme
Cosa sta succedendo? Ieri Monti che raccontava dei cittadini che gli chiedono “quando torna, professore?” (per emigrare per tempo dall’Italia), oggi la “chiagni e fotti” per eccellenza, superiore nella recitazione alla Filumena Marturano di Sophia Loren, che minaccia di materializzarsi anche “in molti luoghi a dominio leghista”. La Torino esoterica rischia di restare priva di una delle sue maggiori attrazioni, insieme a Emma Bonino, che però è originaria di Cuneo, come la Santanchè (pura coincidenza). Gli esodati pensavano di vivere senza incubi in dignitosa miseria e invece ora, per paura di incontrarla, non potranno nemmeno più rovistare nei cassonetti alla ricerca di frutta e verdura scartata dai mercati.
“Intendo impegnarmi moltissimo per l’Europa, perché noi dobbiamo stare nell’Ue, credibilmente e questo è l’impegno che ciascuno di noi deve assolvere. Andrò in molti luoghi a dominio leghista [immaginiamo già l’accoglienza trionfale a Giussano, ndr]. Hanno paura delle opinioni e dei libri? Se questo è il loro livello bisogna contrastarlo”. Così la ex ministra del Welfare, Elsa Fornero durante la presentazione del suo libro alla festa dell’Unità di Milano [sicuramente un remake dei “Miserabili”, con molta cognizione di causa].
La titolare dell’omonima riforma delle pensioni ha garantito un impegno personale perché il tempo che ci separa delle Elezioni europee, “sei mesi” in politica “sono pochissimi”. Una candidatura? No, ma la garanzia di ” spiegazioni e dialogo” su quello che sta accadendo: “Si rischia che alle prossime elezioni europee vincano i populisti e i sovranisti [meno male che ci avverte, non s’era capito] . Mi impegno senza candidarmi [commovente, rinuncia a una valanga di voti], ma vedo questo rischio con grandissima preoccupazione.
La loro Europa non è quella che vogliamo [io, Monti, Bonino, Juncker e Moscovici]“. Molto critica Fornero con la politica attualmente maggioranza nel Paese: “Quando la politica è fatta per dividere e dalle divisioni trae fo]rza e consenso, questo è un problema – spiega – Da più di 20 anni siamo un Paese in declino [indiscutibile, i suoi esodati ne sanno qualcosa]: non solo economico, ma di senso e di partecipazione civica e morale”. “Ci vuole un senso comune: lavorare insieme” esorta quindi. Preoccupazione però da parte sua anche perche’ “l’opposizione non c’è”. “Cosa dovremmo votare domani?” si è chiesta la ex ministra [C’è “Più Europa” della Bonino, con il suo voto arriverebbe a sfiorare la dozzina di consensi].”Non sono preoccupata per il Pd in sé ma perché ciò che ha tenuto questa visione del Paese e dell’Europa si sta sgretolando nei litigi quotidiani” ha quindi concluso.
Fonte: Agi