Il calo medio di 5 centesimi al litro per la benzina e di 3 centesimi per il diesel rappresenta una boccata d’ossigeno per circa 15 milioni di pendolari italiani che ogni giorno usano l’auto o la moto per spostarsi per lavoro o studio. Quanto durerà?
Il calo medio di 5 centesimi al litro per la benzina e di 3 centesimi per il diesel rappresenta una boccata d’ossigeno per circa 15 milioni di pendolari italiani che ogni giorno usano l’auto o la moto per spostarsi per lavoro o studio. E’ quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative Uecoop in occasione dell’ultimo report Istat su “Spostamenti quotidiani e nuove forme di mobilità”. I prezzi alla pompa – rileva Uecoop – hanno pesanti ripercussioni sui bilanci delle famiglie e sui costi delle imprese per trasporti e spostamenti, visto che l’Italia è nella top ten dei carburanti più cari del mondo nonostante la benzina abbia raggiunto i valori medi più bassi degli ultimi quattro mesi a 1,62 euro al litro con una diminuzione di circa il 3% rispetto al picco di 1,67 euro della metà di ottobre, mentre il diesel è sceso a 1,54 euro al litro rispetto all’1,57 euro di un mese fa spiega Uecoop su dati Globalpetrolprices.com. Un trend favorito anche dal calo del prezzo del petrolio arrivato intorno ai 50 dollari al barile che può aiutare a calmierare il costo del pieno visto la forte incidenza delle accise sui prezzi al dettaglio. Nel fare il pieno – evidenzia Uecoop – pendolari e imprese possono trovare differenze di diversi centesimi al litro a seconda che si faccia rifornimento dentro o fuori la rete autostradale, oppure presso stazioni di servizio che non rientrano fra quelle dei grandi gestori di carburanti in Italia. Ma sui trasporti dei pendolari – conclude Uecoop – non pesa solo il costo dei carburanti, ma anche quello del bollo auto che a fine 2017 ha superato i 6,7 miliardi di euro per famiglie e imprese. E come se non bastasse – conclude Uecoop – con le nuove limitazioni al traffico per i veicoli più inquinanti adottate in diverse regioni e comuni d’Italia si aggiunge anche la necessità di acquistare mezzi a ridotte emissioni con un investimento economico importante e a volte molto difficile per una famiglia o per una piccola cooperativa.
Foto sotto: e in autostrada la benzina è ancora più “Cara” (La Stampa)