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Quel calcio d’inizio 55 anni dopo …due generazioni a centro campo per non dimenticare

Si sono ritrovati al centro del campo dello stadio di Longarone 55 anni dopo quella partita prima della tragedia del Vajont. Ex giocatori trevigiani e bellunesi accomunati dalla voglia di ricordare chi non c’è più. La tragedia è dell’ottobre 1963

Il calcio d’inizio 55 anni dopo la tragedia. Prima dell’inizio del  derby tra Longarone e Cortina si sono ritrovati al centro del campo due generazioni di giocatori molto lontane per l’età tra loro, ma oggi vicine. Di quel Longarone 1962-63 c’erano Giancarlo Fedon (difensore), Franco De Biasio (mediano), l’allenatore Giorgio Galli ed il suo vice Umberto Sacchet. Dalla Marca Trevigiana sono arrivati Raimondo “Mondo” Giuriato che militava nel San Biagio di Callalta, Franco Fattori che militava nel Roncade assieme all’ex ds Sergio Tonon. E’ intervenuto anche l’arbitro di quella partita giocat 55 anni fa Sergio Costeniero, col suo fischietto e il sindaco Roberto Padrin. Un minuto di raccoglimento attorno il cerchio di centro campo per ricordare le vittime di quella frana ed una parte di quei calciatori scomparsi durante quella tragedia. Applausi sugli spalti. Un ricordo reso possibile grazie all’appello di Mondo Giuriato  che era rimasto colpito da  quell’undici giallo-blu di oltre mezzo secolo fa. L’appello arrivato dopo aver rivisto in televisione Marco Paolini che ricordava quel Longarone dove alcuni giocatori, purtroppo poi scomparsi, avrebbero dovuto sostenere provini a Bologna e Vicenza. La giornata è iniziata con la messa e la visita al cimitero di Fortogna. Franco Fattori ex portiere e oggi artigiano di successo ha regalato una diga alta mezzo metro fatta di un particolare cemento e acciaio assieme a Mario Gobbetto e lasciata al cimitero. Altre dighe in miniatura sono state regalate agli ex calciatori bellunesi e al primo cittadino. Padrin, che  quest’estate aveva ricevuto gli ex calciatori in Municipio per organizzare la giornata, ha commentato:  “E’ stato emozionante conoscere queste persone piene di entusiasmo. Questo  momento  ci permette di tenere viva la memoria”.

Foto sotto: giocatori di ieri e di oggi 

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