(ANSA) – LODI, 29 APR – Da oggi, nell’ anniversario dalla
morte, a Lodi c’è una via intitolata a Sergio Ramelli. La targa
è stata scoperta stamattina tra le vie Piave e Cavallotti, nel
quartiere Revellino. A deciderlo il Comune di Lodi, dove Ramelli
è sepolto, nel cimitero Maggiore “Sergio Ramelli – ha ricordato
la sindaco di Lodi Sara Casanova – proveniva da una famiglia
lodigiana e, come tanti coetanei, viveva l’adolescenza diviso
tra studio, passione per il calcio e impegno politico. Era
attivista del Fronte della Gioventù ed esprimeva liberamente le
proprie idee. Il 13 marzo 1975, mentre stava rientrando a casa,
venne assalito da studenti appartenenti al gruppo
extraparlamentare di Avanguardia operaia, armati di chiavi
inglesi con cui lo colpirono ripetutamente al capo. Morì il 29
aprile del ’75, al Policlinico, dopo 47 giorni di agonia.
L’anniversario di questa tragica scomparsa, a 46 anni di
distanza, ci porta a onorare la memoria di un ragazzo, prima
perseguitato per aver manifestato e difeso le proprie posizioni,
e infine barbaramente ucciso da avversari politici che neppure
lo conoscevano. Una violenza che proseguì anche dopo la morte di
Sergio, con pesanti intimidazioni rivolte ai suoi familiari.
Questa pagina triste della nostra storia ci unisce nella ferma
condanna degli atroci delitti del terrorismo politico che ha
colpito tutti gli schieramenti”. “Siamo stati noi i promotori
dell’iniziativa con una mozione poi approvata – spiega a
riguardo Omar Lamparelli, segretario cittadino di Fratelli
d’Italia -. Per noi era fondamentale che avvenisse essendo
Sergio proprio di origini lodigiane. Questa da noi era una
battaglia che andava avanti da anni e finalmente siamo arrivati
al risultato che ci sembrava doveroso”. Alla cerimonia hanno
partecipato anche rappresentanti di diversi gruppi consiliari
comunali. (ANSA).
Fonte Ansa.it