La decisione dei genitori: “È stata una fatalità, non ci saranno denunce”. La ragazza era entrata in coma dopo aver battuto la testa in uno scontro di gioco nella partita di rugby tra il suo Amatori Parma e il Ravenna
Rebecca Braglia vivrà nel ricordo degli affetti più vari. E anche nei pensieri di chi l’ha conosciuta e apprezzata. I genitori hanno deciso di dare il consenso per la donazione degli organi. “Avrebbe voluto così”, ha detto il papà Giuliano dopo che aveva invitato tutte le ragazze della squadra dell’Amatori Parma, via Facebook, a continuare a giocare per Rebecca “passata nel campionato dei cieli”.
Rebecca, 18 anni, era entrata in coma dopo uno scontro di gioco, un placcaggio, con un’avversaria del Ravenna in cui aveva battuto la nuca cadendo all’indietro. Il padre della ragazza ha chiarito che non ci sono “responsabilità per l’accaduto e non ci saranno denunce“. Nessun sentimento negativo perché “è stata una fatalità a portarcela via”.
Si trattava di una partita di rugby a sette e inizialmente Rebecca aveva continuato a giocare, un minuto dopo si era lasciata cadere e quindi era stata trasportata immediatamente all’ospedale di Cesena. Dopo l’operazione, l’attesa e il coma, fino al decesso. I suoi organi ora alimenteranno un’altra vita.