(ANSA) – PALERMO, 18 NOV – La guardia di finanza di Siracusa
ha denunciato 24 persone, tra cui detenuti e appartenenti a clan
mafiosi siracusani, che avrebbero indebitamente percepito il
reddito di cittadinanza per oltre 200 mila euro.
La concessione del beneficio – dice la Gdf – è subordinata a una
serie di requisiti reddituali, patrimoniali e di compatibilità
che i nuclei familiari devono possedere cumulativamente al
momento della presentazione della domanda e per tutta la durata
dell’erogazione.
Tra gli altri l’assenza di uno stato di detenzione e, più in
generale, di condanne definitive intervenute nei 10 anni
precedenti di chi fa richiesta del reddito. Se ad essere
sottoposto a detenzione o condanna è invece un componente del
nucleo familiare del richiedente, allora il sostegno economico è
ridotto secondo parametri prefissati dalla norma.
Nel corso delle indagini – dice la Gdf – “sono stati
smascherati 24 soggetti che hanno indebitamente percepito il
reddito di cittadinanza in quanto: tre non hanno comunicato la
carcerazione; tre non hanno comunicato la sussistenza di
condanne definitive, intervenute nei 10 anni precedenti la
richiesta; 13 familiari di detenuti hanno omesso di indicare,
nelle istanze per il beneficio, la condizione detentiva del
componente del proprio nucleo familiare ottenendo un sostegno
economico senza riduzioni; 5 familiari di condannati non hanno
comunicato la sussistenza di condanne definitive di un
componente del proprio nucleo familiare.
Tra i detenuti, di cui 11 appartenenti a noti clan della
provincia aretusea, risultano persone sottoposte a misura
restrittiva per i reati di associazione a delinquere di stampo
mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di
sostanze stupefacenti, tentato omicidio e rapina.
L’importo delle somme indebitamente elargite dall’INPS, di cui
è stato chiesto il recupero, ammonta a oltre 200 mila euro.
(ANSA).
Fonte Ansa.it