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Regista docufilm ponte Genova, è stato ‘cantiere umano’

(ANSA) – GENOVA, 16 SET – L’emozione e la voglia di riscatto,
la metafora del passaggio, un altrove possibile. Queste le
parole di Raffaello Fusaro, regista del docufilm ‘Un Ponte del
nostro tempo’ voluto da Fincantieri e Fincantieri Infrastructure
in ricordo della costruzione del nuovo ponte di Genova, opera
straordinaria che affonda i suoi piloni nel dolore
inestinguibile del crollo di Ponte Morandi. Il film, proiettato
stasera nella sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale di
Genova, racconta quel ‘cantiere umano’, quei mille uomini che
hanno dato corpo e vita a un’idea e al sentimento di riscatto di
una intera comunità. Il nuovo ponte è oggi una realtà
straordinaria: nato in un anno, fatto di puro acciaio, adesso si
fonde con l’orizzonte diventando orizzonte lui stesso. “Oltre
questo orizzonte d’acciaio c’è l’uomo rinascimentale – ha detto
Fusaro -, c’è la sintesi migliore e più emozionale dell’essere
vivente, che ha un ingegno che progetta senza scorie o sulle
scorie, l’essenza di un nastro che ricuce la ferita, la forza
delle mani di mille artigiani”. In quel cantiere, spiega ancora
il regista, “sono arrivati prima i sentimenti dei lavoratori e
poi le materie prime. Ho visto l’emozione, ho visto l’impegno,
ho visto l’abnegazione e lo sforzo collettivo. Questo ponte non
unisce solo due sponde, unisce l’Italia”. Questo docufilm “parla
di meraviglia – ha concluso Fusaro -, che nasce dal superamento
di un lutto, dalla comprensione che il dolore e la forza per
poter continuare camminano di pari passo”.
    ‘Un Ponte del nostro tempo’, con musiche del maestro Danilo
Rea, è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2020 e
successivamente trasmesso da Sky Arte. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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