(ANSA) – CITTA DEL VATICANO, 04 MAG – La fondazione
pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre propone al Governo
italiano di istituire la carica di ‘Inviato speciale per la
libertà religiosa’. Secondo il Rapporto 2021 sulla libertà
religiosa nel mondo di Acs, 62 Paesi su un totale di 196 fanno
registrare violazioni molto gravi della libertà religiosa. Il
67% circa della popolazione mondiale, pari a circa 5,2 miliardi
di persone, vive in nazioni in cui tale diritto umano è
seriamente minacciato. “La fondazione pontificia Aiuto alla
Chiesa che Soffre chiede dunque al Governo italiano –
sottolineano il presidente Alfredo Mantovano e il direttore
Alessandro Monteduro – di istituire la carica di Inviato
Speciale per la libertà religiosa, sia per assumere un ruolo
identificabile e incisivo a livello internazionale, sia per
confermare che il diritto di professare liberamente la fede
religiosa, riconosciuto dall’art. 19 della Costituzione
italiana, non è circoscritto nell’ambito dei confini nazionali
ma, al contrario, deve essere promosso in ogni sede
internazionale, nazionale e locale, quale diritto inviolabile di
ciascuno”.
Per Acs, di fronte ai dati sulle violazioni della libertà
religiosa, “la reazione delle istituzioni nazionali e
internazionali appare esitante e tardiva, anche se vi sono
alcuni segnali positivi” come “l’istituzione della carica di
Ambasciatore per la libertà religiosa e la fede in un numero
crescente di nazioni, quali Danimarca, Paesi Bassi, Stati Uniti,
Norvegia, Finlandia, Polonia, Germania e Regno Unito”. (ANSA).
Fonte Ansa.it