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Rende: Docente di 33 anni si dà fuoco davanti alla caserma dei carabinieri

Trasportato in ospedale, l’uomo sarà trasferito al centro grandi ustionati di Napoli.

Il racconto dei testimoni: «Era una montagna in fiamme» «Era una montagna di fiamme – raccontano Roberto Viatore e Dmytro Berezyak, i testimoni che hanno soccorso il trent’enne – quando lo abbiamo visto avvicinarsi alla caserma con una tanica non avremmo mai pensato che si sarebbe realmente cosparso di liquido infiammabile per darsi fuoco». Descrivono quei momenti di sconcerto e tensione i due operai dell’officina situata vicino al presidio dei militari: «Stavamo lavorando e all’improvviso abbiamo visto un signore scendere da una 600 gialla con una tanica di benzina, poi quando ci siamo accorti che aveva cominciato a buttarsela addosso tirando fuori un accendino per istinto abbiamo preso gli estintori e siamo corsi a soccorrerlo, in questo modo abbiamo evitato il peggio. Per tutto il tempo – concludono i due lavoratori ancora scioccati dall’accaduto – l’uomo non ha mai detto nulla, neanche una parola, ma fortunatamente siamo riusciti ad intervenire ed è ancora vivo».

COSENZA È sceso dalla sua auto, una Fiat Seicento, con in mano una tanica di benzina. Poi, senza parlare, si è dato fuoco davanti alla caserma dei carabinieri di Rende. Una scena drammatica e disperata, quella alla quale hanno assistito numerosi testimoni. Sarebbero gravi le ustioni riportate. L’uomo, come testimonia il video sotto (le immagini, vi preannunciamo sono piuttosto forti), è stato soccorso e trasportato in ospedale. Sull’accaduto indagano i carabinieri. Il 33enne docente in Lombardia, aveva da poco fatto rientro in Calabria e al momento non si hanno ulteriori indizi sul movente che lo avrebbe spinto a compiere il gesto. Viste le gravi condizioni, sarà trasferito al centro grandi ustionati di Napoli.

Il racconto dei testimoni: «Era una montagna in fiamme»
«Era una montagna di fiamme – raccontano Roberto Viatore e Dmytro Berezyak, i testimoni che hanno soccorso il trent’enne – quando lo abbiamo visto avvicinarsi alla caserma con una tanica non avremmo mai pensato che si sarebbe realmente cosparso di liquido infiammabile per darsi fuoco». Descrivono quei momenti di sconcerto e tensione i due operai dell’officina situata vicino al presidio dei militari: «Stavamo lavorando e all’improvviso abbiamo visto un signore scendere da una 600 gialla con una tanica di benzina, poi quando ci siamo accorti che aveva cominciato a buttarsela addosso tirando fuori un accendino per istinto abbiamo preso gli estintori e siamo corsi a soccorrerlo, in questo modo abbiamo evitato il peggio. Per tutto il tempo – concludono i due lavoratori ancora scioccati dall’accaduto – l’uomo non ha mai detto nulla, neanche una parola, ma fortunatamente siamo riusciti ad intervenire ed è ancora vivo».

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