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Rifiuti interrati nel Barese, un arresto e 14 indagati

(ANSA) – BARI, 06 OTT – Rifiuti speciali costituiti per lo
più da scarti di materiale edile, a cui spesso veniva appiccato
il fuoco, sarebbero stati sotterrati su un’area di circa 15.000
metri quadri, innalzando così il “piano campagna” di un’ area
depressa destinata ad uso agricolo, con l’intenzione di
costruire un parcheggio, abusivo, in totale assenza di permessi.
    Lo hanno scoperto i carabinieri del Noe di Bari che hanno
sequestrato il terreno in territorio di Adelfia, hanno arrestato
e posto ai domiciliari un imprenditore per inquinamento
ambientale, e notificato 14 avvisi di garanzia per le illecite
attività di smaltimento rifiuti.
    Gli accertamenti degli investigatori, fatti anche con
videosorveglianza dei luoghi e con intercettazioni, hanno
permesso di documentare gli illeciti, protrattisi per quasi
tutto il 2020, con lo smaltimento di circa 120 tonnellate di
rifiuti speciali, anche pericolosi. Gli inerti, smaltiti
mediante tombamento, provenivano da almeno altre 4 aziende, i
cui titolari riuscivano così ad evitare i costi di smaltimento e
le lavorazioni che avrebbero reso i materiali innocui per
l’ambiente e, per la maggior parte, riutilizzabili. La
quantificazione dei soli costi di smaltimento “risparmiati”
dagli imprenditori ammonta a circa 100.000 euro, oltre al danno
ambientale. Nel corso delle operazioni i carabinieri hanno
sequestrato l’intera area del tombamento e i 7 automezzi
utilizzati per gli illeciti conferimenti. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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