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Roma: Calenda, per trasporti nuove linee e rivedere governance

Nuove linee, nuovi acquisti, revisione della rete infrastrutturale e ripensamento della governance dei trasporti. Questi alcuni dei punti del programma sulla mobilità del candidato sindaco a Roma Carlo Calenda.

“Roma ha bisogno di nuove infrastrutture. Per questo motivo, abbiamo previsto un programma articolato su due dimensioni: prima gli interventi che dobbiamo realizzare nell’immediato e concludere entro 5 anni, e i cantieri delle opere più grandi che vedranno la luce entro i prossimi 10 anni”, spiega. Tra gli interventi immediati e finanziabili con parte del miliardo e mezzo di euro che il Governo ha già stanziato Calenda cita quelli più urgenti: la revisione generale dei treni della metropolitana e la manutenzione dei binari dei tram, l’acquisto di 18 nuovi treni per le metro A, B e C con i fondi già stanziati dal Governo, l’ammodernamento delle linee pendolari Roma Nord e la Roma-Lido; la realizzazione di 7 nuove linee di tram; revisione del progetto della funivia a Casalotti e accelerare quella di Villa Bonelli-Eur Magliana. E ancora: una rete di piste sicure e integrate con la rete dei trasporti e con il territorio, come il GRAB, portando il bike sharing pubblico a Roma; introdurre i crediti di mobilità da usare per parcheggi e accesso alle ZTL, diffondere i servizi di mobilità in sharing e potenziare le colonnine di ricarica elettrica e raddoppiare il numero di parcheggi di scambio.

Per quanto riguarda le opere di medio periodo riteniamo che soltanto tramite la “cura del ferro” si potrà cambiare il volto della città. In tal senso Calenda elenca i seguenti interventi “con un valore di investimento di 12 miliardi di euro”: accelerare il completamento della tratta della Linea C fino a Piazza Venezia e avviare contemporaneamente la progettazione delle tratte Venezia-Farnesina-Grottarossa; far ripartire i progetti per prolungare le Linee A, B e B1 fino al GRA; riprendere il progetto della Linea D, da Talenti a Magliana;completare l’anello ferroviario, aumentando le frequenze dei treni che attraversano la città.

Inoltre per Calenda “ci sono troppi soggetti che partecipano alla gestione della mobilità di Roma, senza responsabilità definite e mandato chiaro. La nostra proposta è quella di istituire un’unica Agenzia a livello metropolitano che si occupi di pianificazione, progettazione, tariffazione, manutenzione e controllo del servizio. In capo ad ATAC resterà solamente l’erogazione del servizio su grandi infrastrutture e nelle zone con maggior rischio industriale. Mentre per le altre aree, come già avviene per il 30% delle linee periferiche di superficie, il servizio dovrà essere messo a gara, gestito per conto del Comune e mantenendo inalterato il costo del biglietto”. 
   

Fonte Ansa.it

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