“La vile aggressione subita dai giornalisti delle Iene al campo nomadi di Tor di Quinto dimostra ancora una volta che a Roma vivere nell’illegalità, in condizioni igienico sanitarie inesistenti e senza protezione per i minori, è qualcosa di possibile per colpa di un’amministrazione distratta, che finge di non sapere”. A denunciarlo in una nota è Raimondo Grassi, presidente del movimento civico Roma Sceglie Roma.
“Le immagini di una Sindaca in affanno, che finge di non conoscere l’insediamento Rom di Tor di Quinto, trasformato per colpa del lassismo di questa giunta in discarica abusiva che sta inquinando il Tevere nel parco dell’Aniene, sono la fotografia di un’amministrazione che ormai ha certificato il distacco dai cittadini e dalle necessità di una città che chiede regole, sicurezza ma anche la possibilità di aiutare con atti concreti chi ha realmente bisogno di aiuto e non chi invece decide di venire qui per vivere nell’illegalità”, prosegue Grassi.
“In questi anni abbiamo visto alternarsi censimenti e piani nomadi fallimentari, voluti da una politica che mirava solo ad azioni spot e non ad iniziative concrete per rendere più vivibile e accogliente questa Capitale. Oggi ci sono oltre 340 insediamenti abusivi censiti, nati spontaneamente in luoghi insalubri e pericolosi, dove vivono donne e bambini le cui condizioni di salute e il tasso di scolarizzazione minorile sono purtroppo sconosciute e difficilmente verificabili. Ciò che preoccupa sono proprio i dati sul censimento dei rom: siamo passati dai 7.500 nomadi nel 2009, ai circa 4.500 dell’era Raggi nel 2017, fino agli appena 3mila identificati dalle forze dell’ordine un anno fa. Questo potrebbe far intendere – spiega Grassi – che nell’arco di dieci anni l’emergenza rom si è dimezzata mentre in realtà si sono moltiplicati gli insediamenti abusivi”.
“Roma Sceglie Roma chiede un intervento immediato del ministro degli Interni per sgomberare questi luoghi di fortuna per trarre in salvo donne, bambini, e tutte le persone fragili che hanno bisogno di aiuti. Roma non deve più essere la città dove tutto è consentito. Serve un piano di accoglienza per chi, in quanto Rom, viene per transitare nella nostra città, ma non possiamo più consentire la creazione di queste baraccopoli, dove l’unica regola che vige è l’illegalità e la violenza, spesso e volentieri sempre a danni dei soggetti più fragili”, conclude Grassi.