Coldiretti: “Un blocco dannoso per l’Italia anche perché al divieto di accesso agli alimenti si sono aggiunte le tensioni commerciali che hanno ostacolato di fatto le esportazioni anche per i prodotti non colpiti direttamente dalla moda alle auto”
Ci auguriamo che dal dialogo diretto tra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin si creino le condizioni per superare l’embargo russo totale per una importante lista di prodotti agroalimentari con il divieto all’ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce, provenienti da UE, Usa, Canada, Norvegia ed Australia con decreto n. 778 del 7 agosto 2014, appena rinnovato sino alla fine del 2019. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la firma di Vladimir Putin sul decreto per la proroga dell’embargo sui prodotti agro-alimentari occidentali, adottato in rappresaglia per le sanzioni varate da Ue e Usa sulla scia della crisi ucraina e dell’annessione della Crimea, alla vigilia dell’incontro tra i due capi di Stato. Un blocco dannoso per l’Italia anche perché al divieto di accesso a questi alimenti – precisa la Coldiretti – si sono aggiunte le tensioni commerciali che hanno ostacolato di fatto le esportazioni anche per i prodotti non colpiti direttamente, dalla moda alle automobili fino all’arredamento. Le esportazioni italiane – conclude la Coldiretti – sono scese ad un valore di poco inferiore agli 8 miliardi di euro nel 2017, rispetto agli 11 miliardi del 2013, l’anno precedente all’introduzione delle sanzioni.