Gli Stati Uniti stanno valutando nuove sanzioni alla Russia, da estendere al petrolio. Una mossa pericolosissima che – seppur soltanto ventilata – sta già generando il panico sui mercati, con le Borse europee che crollano di nuovo e i prezzi delle materie prime alle stelle.
L’incubo adesso è la stagflazione, ovvero una situazione economica drammatica condita di bassa crescita e alta inflazione. La Russia, a quel punto, potrebbe tagliare le forniture di gas come ritorsione. Dunque Washington sta giocando una partita rischiosa che avrebbe l’effetto di danneggiare in primis l’Europa, anche perché Mosca difficilmente starà a guardare.
“Tutti sanno che la fornitura di petrolio e prodotti petroliferi dalla Russia oggi è la più competitiva per il mercato europeo, date le infrastrutture sviluppate degli oleodotti e la logistica delle consegne via mare”, ha sottolineato Novak.
Il vicepremier russo precisa in ogni caso che “finora non abbiamo preso alcuna decisione”, perché dal taglio delle forniture di gas “nessuno ne beneficerebbe”. Mettere la Russia ulteriormente all’angolo potrebbe generare però un effetto domino di iniziative sconsiderate, dall’una e dall’altra parte…continua a leggere
“I politici europei dovrebbero avvertire con onestà i propri cittadini e i consumatori su cosa li attenderebbe e che i prezzi delle stazioni di servizio, dell’elettricità e del riscaldamento saliranno alle stelle. Ciò influenzerà altri mercati, incluso quello americano”, ha precisato Novak.
FONTEhttps://www.rassegneitalia.info/mosca-risponde-a-draghi-