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Scomparsi in Messico, 50 anni di carcere a due agenti coinvolti

(ANSA) – NAPOLI, 09 APR – Il Tribunale dello stato messicano
di Jalisco (sesto distretto giudiziario) ha inflitto a 50 anni
di carcere a Salomon Adrian Ramos Silva ed Emilio Martines
Garcia, i due poliziotti ritenuti colpevoli della “sparizione
forzata” di Antonio Russo e Vincenzo Cimmino, due dei tre
italiani scomparsi in Messico il 31 gennaio 2018.
    Per i giudici sono pienamente colpevoli del reato contestato in
concorso con altri pubblici ufficiali tra i quali il comandate
della polizia locale e il suo vice. I due poliziotti sono stati
anche interdetti dai pubblici uffici. La decisione giunge a
distanza di una settimana dal riconoscimento di colpevolezza
pronunciato lo scorso 3 aprile.
    Nessuna notizia di Linda Guadalupe Arroyo, la poliziotta
imputata fuggita durante la scorsa udienza, in occasione di una
pausa. Gli inquirenti Sonia Alvarez Cisneros, Jaime Navarro
Hernandez, Jorge Vejar Villa e Manuel Alejandro Gutierrez
Banuelos della Fiscalia, la magistratura inquirente messicana,
hanno chiesto al giudice di condannare i due agenti a 60 anni di
carcere, a un risarcimento di un milione di peso e
all’interdizione dei pubblici uffici. La difesa degli imputati
invece ha chiesto pene più lievi per gli agenti che, è stato
sottolineato, non facevano altro che eseguire ordini superiori.
    I pm hanno sottolineato, durante la requisitoria, che la
richiesta della pena massima è motivata dal fatto che gli agenti
era pienamente consapevoli del crimine che stavano commettendo.
    Per la Fiscalia, inoltre, Antonio e Vincenzo, così come anche
Raffaele Russo (difesi dall’avvocato Claudio Falleti), di cui si
persero le tracce diverse ore prima del figlio e del nipote,
sono tuttora classificati come “desaparecidos” e per questo
motivo le ricerche continueranno. Dopo la requisitoria ha preso
la parola Francesco Russo (in video collegamento da Napoli,
insieme con l’avvocato Luigi Ferrandino), il quale ha pregato
gli inquirenti di chiedere un ultima volta agli agenti
condannati di dire, qualora lo sapessero, dove si trovano
Raffaele e Antonio Russo e Vincenzo Cimmino. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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