(ANSA) – ROMA, 09 SET – “Le assegnazioni dei 422 milioni per
l’organico docente e ata definito ‘Covid’ sono state inviate
agli Uffici scolastici regionali ma in alcune regioni non sono
state date indicazioni in merito ai possibili sdoppiamenti o
alla formazione di gruppi di apprendimento come è avvenuto lo
scorso anno. Inoltre denunciamo, purtroppo, un grave ritardo
nella consegna, da parte di diversi enti locali, di aule che
dovevano essere completate già dallo scorso anno. I dirigenti
sono in un limbo di incertezze. Questa situazione non ha
permesso di stabilizzare la gestione dello scorso anno e
speriamo che ci siano i tempi per rivedere l’impostazione
generale”. La denuncia arriva all’ANSA dalla segretaria della
Cisl Scuola, Maddalena Gissi.
Una conferma in tal senso arriva dalla protesta dei genitori di
una nota scuola romana, l’Istituto Comprensivo Dante Alighieri
della capitale, dove le sezioni quest’anno sono passate da 6 a 4 di fatto procedendo allo smembramento di due sezioni aggiunte
l’anno scorso per rispettare le disposizioni ministeriali in
piena emergenza Covid. “Per anni si è denunciata la pratica
delle “classi pollaio” e se c’è stata una cosa positiva, in
questo periodo drammatico, è stata proprio la possibilità di
ridurre il numero degli alunni per classe, dando anche la
possibilità ai docenti di tenere conto delle singole esigenze e
dell’individualità in crescita degli alunni. Oggi lo Stato ci
chiede di tornare a prassi passate nocive e di non tenere conto
dell’aumento di probabilità di contagio a cui andremo incontro
in classi con numeri di alunni così aumentati ed in gran parte
ancora non vaccinati”, scrivono i genitori degli alunni al
direttore dell’Ufficio scolastico del Lazio, Rocco Pinneri,
chiedendo di tenere inalterato il numero delle sezioni. (ANSA).
Fonte Ansa.it