(ANSA) – MILANO, 20 NOV – Il 97% degli insegnanti pensa che
la scuola sia un contesto che può mettere in pratica
un’efficiente promozione della salute a beneficio della
comunità, ma non sempre esistono gli strumenti adeguati, e solo
il 4% dei genitori non ritiene che la scuola abbia questo
obiettivo. Sono dati che emergono da un’indagine “La medicina
scolastica tra passato e futuro”, condotta da Fondazione The
Bridge, che ha coinvolto circa 600 intervistati tra genitori,
docenti e sindaci, con l’obiettivo di sondare quanto sia
percepita, in termini di bisogni e risorse, la relazione tra
scuola, salute e città insita nel nuovo concetto di medicina
scolastica.
“Il Covid-19 da un lato ha inaspettatamente risvegliato
l’interesse per la medicina scolastica, dall’altro ha messo in
rilievo le straordinarie capacità del sistema scolastico
italiano di assumere un ruolo, cruciale per la società – spiega
Rosaria Iardino, presidente Fondazione The Bridge -, che
inizialmente gli era stato assegnato in via emergenziale ma che
oggi può essere rivalutato in chiave di programmazione. La
lettura del dato testimonia quanto la scuola rappresenti un
possibile snodo all’interno di una più ampia rete di servizi e
figure professionali per la presa in carico e la tutela del
benessere degli studenti, a garanzia di equità, prossimità e
universalismo nell’acceso ai servizi sociosanitari”. (ANSA).
Fonte Ansa.it