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I resti dello scuolabus dato alle fiamme
Il gip di Milano, Tommaso Perna, ha convalidato l’arresto di Ousseynou Sy, l’uomo che il 20 marzo scorso ha dirottato un bus con a bordo una scolaresca di Crema e poi gli ha dato fuoco. L’atto di convalida è stato depositato stamattina: il magistrato ha disposto la custodia cautelare nel carcere di San Vittore. Il gip ha confermato le accuse di strage, incendio, sequestro di persona e resistenza con finalità di terrorismo.
Durante l’interrogatorio di ieri, Ousseynou Sy, il dirottatore dello scuolabus di Crema “da una parte, ha confermato quanto dichiarato in precedenza”, ovvero di avere compiuto il gesto per vendicare i bambini morti nel Mediterraneo. “Dall’altra, non senza una certa abilità, ha tentato di fornire un quadro in qualche misura viziato da una sorta di pregiudizio di natura psichica”. Lo scrive nell’udienza di convalida dell’arresto il gip
Non sarebbero dunque veritiere secondo il magistrato le affermazioni dell’indagato sulle “voci dei bambini morti” che sentiva e che gli avrebbero ispirato l’azione. La rappresentazione dei fatti fornita ieri a San Vittore durante le dichiarazioni davanti al gip e ai pm Luca Poniz e Alberto Nobili, oltre al suo avvocato Daniele Lacchetta “non può che ritenersi il frutto di una posticcia e maldestra opera di rivisitazione della realtà”.
Un tentativo “posticcio e maldestro” che peraltro non corrisponde alle dichiarazioni fornite subito dopo l’attentato ai pm: “Ciò al non troppo velato fine di poter contare sui benefici conseguenti ad una eventuale, dichiarazione di incapacità di intendere e di volere” aggiunge il gip. Che sottolinea di ritenere “improbabile” lo sconto di pena per vizio di mente.
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