Roma, 11 lug. (askanews) – Dopo le contestazioni formulate da Agcom nei confronti dei principali siti di secondary ticketing per aver messo in vendita, su web e social network, biglietti per concerti e eventi senza essere titolari dei sistemi per la loro emissione e a prezzi fortemente maggiorati rispetto a quelli ufficiali, TicketOne in un comunicato ha chiesto che “l’Autorità competente non si limiti a contestare, minacciando sanzioni e oscuramento dei siti, bensì attui immediatamente i provvedimenti urgenti previsti dalla legge. Non c’è più nulla da indagare perché le violazioni da parte di queste società sono ancora oggi palesi”.
“Già a marzo abbiamo alzato il velo sul perdurare di un’attività illecita da parte dei siti di secondary ticketing – ha dichiarato Stefano Lionetti, amministratore Delegato di TicketOne – e finalmente dopo il nostro esposto qualcosa si è mosso. Ma non basta. Siti come Viagogo e Stubhub continuano a commettere illeciti alla luce del sole, mettendo in vendita biglietti sulle proprie piattaforme, incuranti della legge che lo vieta. Non capiamo perché di fronte a questa flagranza di reato non si provveda immediatamente alle sanzioni previste e all’oscuramento dei siti, applicare la legge dovrebbe essere facile come dare una multa per sosta vietata. Continueremo a vigilare e, in caso di ulteriori omissioni, ci riserviamo di segnalare all’Autorità Giudiziaria competente la mancata attuazione della legge”.