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Sindaco Alzano, il 2020 un’unica grande notte

(di Manuela Messina) (ANSA) – ALZANO LOMBARDO, 06 MAR – “Il 2020 è stato un’unica
grande notte, faccio ancora fatica a trovare le parole per
descrivere quello che è successo nelle due settimane centrali di
marzo. In quel momento non si vedeva una soluzione. Non c’era
ossigeno, non c’erano saturimetri, non c’erano mascherine. E’
stato difficile mantenere la lucidità”. Camillo Bertocchi è il
sindaco di Alzano Lombardo, uno dei comuni della Val Seriana
travolti dall’ondata di contagi e morti da coronavirus della
scorsa primavera.
    Per il sindaco è difficile fare un bilancio di quanto è
accaduto. A un anno dalle chiusure generalizzate per contenere
il contagio, ancora vengono decisi lockdown sul territorio
italiano, le mascherine sono obbligatorie e il numero dei
decessi è impressionante. “Per noi la fase 1 non è mai finita.
    Abbiamo vissuto e patito di persona che cosa significa fare i
conti con il virus e ne conosciamo molto bene la pericolosità”.
    Uno dei momenti simbolo dei mesi appena trascorsi è stato
sicuramente il trasporto delle salme dei cittadini bergamaschi
con i camion militari. “E’ stata una sconfitta totale, nel 2020
mai avremmo immaginato una cosa del genere. Addirittura non
avere avuto la possibilità di dare un ultimo saluto, un ultimo
abbraccio, a un familiare o a un caro amico. Eravamo totalmente
travolti dal dolore”. Ancora oggi Bertocchi trattiene a stento
l’emozione: “Sono tantissime le storie che mi hanno segnato, ma
quello che mi ha generato maggiore senso di frustrazione e di
impotenza è stato quando i miei concittadini mi telefonavano per
chiedermi bombole d’ossigeno. E non potevo essere di nessun
aiuto”.
    Dal suo punto di vista, l’estate, con l’apertura di ristoranti
e discoteche, è trascorsa in modo “assurdo, incomprensibile, per
via di una grande sottovalutazione del rischio”. L’anno scorso
il sindaco aveva lanciato un appello di prudenza ai ragazzi, e
continua a farlo ancora oggi.
    Sui vaccini, Bertocchi confida che siano “l’unica grande
speranza”. E se il calendario va a rilento “manca la materia
prima”, allora secondo il primo cittadino sono necessari “interventi forti da parte dello Stato per tutelare l’interesse
principale, ovvero la salute dei cittadini”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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