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Smentite tutte le malignità su Maria “Heidi” Boschi, che, indefessa, lavora per la causa altoatesina

I maligni sostenevano che il suo “tacco 15 al potere” derivasse da meriti di alcova: è il contrario, diventerà regina delle alcove grazie al potere e all’obiettivo progressista di Toscani. Indimenticabile servizio di “Maxim”

Il 21 si vota per i consigli provinciali di Trento e Bolzano. La deputata altoatesina Maria “Heidi” è scesa per qualche ora dal Tirolo per sostenere quanto resta della Volkspartei -che l’ha eletta alla Camera, generando un “cupio dissolvi” interno a valanga verso la Lega- nella maniera più glamour, trendy e social che esista. Un servizio esclusivo (sottotitolo “semplicemente essenziale”) per il bimestrale maschile Maxim, con foto scattate da Oliviero Toscani (detto anche Tuscans of Benetton). Mica dal fotografo di Laterina (Arezzo) che un tempo le faceva le foto per la carta d’identità, per dire.

 

Una sessuologa ha già annunciato un’epidemia di masturbazioni compulsive conseguenti al pur innocente servizio fotografico, e scusate se è poco. Poi, altra notizia che sconvolge: il tacco è sceso a 12, forse perché si è diffusa la voce che grazie a lei e a Renzi il Pd calerà definitivamente, su scala nazionale, al 12%, restandoci per un pezzo. Quindi, simbolica solidarietà al partito.

 

Ma, leggendo con la dovuta attenzione il testo del servizio, ci dobbiamo scusare per una imprecisione: la deputata di Bolzano, per farsi fotografare nel lettino singolo dove dormiva da bambina (e qui Lewis Carroll, autore di “Alice”, ma anche fortemente indiziato di pedofilia, impazzirebbe davvero), non è scesa giù dai Boschi del collegio elettorale, ma nientemeno che risalita in Toscana da Roma, dove opera assiduamente per gli interessi del Sudtirolo, sia ben chiaro. Non solo: ha fatto un’alzataccia, dopo aver “lavorato fino alle due e mezza di notte, in Commissione”. E poi dicono che quei 15.000 euro al mese, centesimo in più centesimo in meno, non sono guadagnati.

 

Rileviamo, poi, un messaggio subliminare nientemeno che in copertina: “Il meglio deve ancora venire”. Chiarissima l’allusione ai sondaggi che nelle Province autonome di Trento e Bolzano danno saldamente in testa Maurizio Fugatti (Lega) a Trento e prevedono una “rivoluzione leghista” anche in Alto Adige. Dopo di che, missione compiuta: Pd massacrato anche lassù, tra i Boschi.

 

Indro Montanelli teneva sulla sua scrivania un busto di Stalin. A quanti si meravigliavano rispondeva: per me è un grande, nessuno ha ammazzato più comunisti di lui. Nel nostro piccolo, oltre ad appendere a una parete della nostra cameretta un ingrandimento della copertina di Maxim, piazzeremo ai lati della scrivania due “bustini” (busto è troppo), uno di Maria “Heidi” e uno dello statista di Rignano sull’Arno. Riconoscenti.

 

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