(ANSA) – NAPOLI, 19 FEB – “Ho bisogno di assistenza continua,
ma le istituzioni finora si sono dimostrate sorde ai miei
appelli. Mio padre non c’è più, mia madre è anziana e i miei
fratelli hanno una loro famiglia da portare avanti. E io sono
rimasto solo”. È l’appello di Antonio Tessitore, 44enne di Villa
Literno (Caserta), da oltre 15 anni affetto da sclerosi laterale
amiotrofica e da sempre in prima fila nelle battaglie per i
diritti degli ammalati.
“Purtroppo i piani terapeutici finanziati si fondano su
un’assistenza prevalentemente diurna – spiega Tessitore – perché
si da’ per scontato che un disabile non autosufficiente di notte
sia.assistito dai familiari o da una badante. Nel mio caso,
però, non è così perché una patologia come la Sla necessita di
un’assistenza plurispecialistica che deve coprire l’intera
giornata”. E per farlo, aggiunge, “occorre sostenere notevoli
spese che sono costretto a integrare con quelle coperte
dall’assistenza”. Di qui l’appello: “Siccome la situazione è
diventata insostenibile, chiedo a chi di dovere di interessarsi
a una situazione che riguarda anche tanti altri malati. Non
vorrei essere costretto a gesti eclatanti per far valere i miei
diritti. Il Covid non può cancellare il dramma dei disabili”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it