Trieste, 5 ott – “Trieste e il Friuli Venezia Giulia si sono risvegliati più poveri, privati di due dei loro figli migliori, due ragazzi che avevano scelto di indossare una divisa che significava servire lo Stato in funzione della sicurezza e del benessere dell’intera collettività”.
È il commento dell’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, all’indomani della tragica uccisione dei due agenti di Polizia, Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, in servizio presso la
Questura di Trieste.
“Ieri sera – racconta Roberti – mi sono recato in Questura assieme al governatore Massimiliano Fedriga, al vicegovernatore Riccardo Riccardi, al capo della Polizia, Franco Gabrielli, al sindaco Roberto Dipiazza e al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, conscio che la nostra presenza non poteva lenire ferite così laceranti ma, questo sì, doveva rappresentare fisicamente la vicinanza, il dolore e il profondo cordoglio della Regione che, nella sostanza, è il sentimento trasmesso da tutta la comunità del Friuli Venezia Giulia”.
“In questo difficile momento – sottolinea l’assessore – le famiglie degli agenti hanno il diritto di avvertire accanto a loro una presenza forte e solida: gliela dobbiamo, così come sentiamo il dovere di essere vicini a quegli occhi lucidi che segnavano il volto di uomini e donne delle forze di Polizia, della Famiglia adottiva di Matteo e Pierluigi”.