Ventinove giovanissimi che si sono distinti per gesti di altruismo e solidarietà e per l’impegno a favore della costruzione di una comunità, “modelli positivi di cittadinanza”. Sono i nuovi “Alfieri della Repubblica”, cui Sergio Mattarella ha voluto conferire 29 attestati di onore, giovani dagli 11 ai 20 anni che hanno compiuto gesti di eroismo d’altri tempi, salvando la vita in mare o subito dopo il terremoto.
Ma anche ragazzi che con il loro impegno testimoniano ogni giorno la volontà di costruire una comunità fatta di persone diverse unite da affetto, vicinanza, solidarietà.
Accanto agli attestati, il presidente della Repubblica ha voluto assegnare quattro targhe per azioni collettive sempre ispirate al valore dell’altruismo: tra questi, la classe della scuola primaria Pascoli di Baone, nel Padovano, che si è sottoposta al vaccino anti-influenzale per proteggere una compagna immunodepressa; e due ragazzini di Milano, Tommaso e Filippo Bolondi (10 e 12 anni), che hanno inventato ‘Jolly’, un’applicazione anti-bullismo.
Chiara Bordi
Tra i nuovi ‘alfieri’, la 18enne Chiara Bordi, terza al concorso di Miss Italia, la prima a partecipare alla competizione di bellezza con una protesi (ha perso parte della gamba sinistra sei anni fa). Costretta ad affrontare giudizi denigratori sui social, ha risposto che “una ragazza senza un arto può gareggiare al pari di tutte, la diversità non è vincolante e la vita non si interrompe ma è sempre bella”.
Roman Moryak
Nato in Italia da genitori ucraini che hanno scelto la provincia di Reggio Calabria, e l’Aspromonte in particolare, per cercare una nuova vita. Un vero e proprio portento, capace di dare il meglio, qualunque attività decida di intraprendere: dallo sport alla cultura, passando per la musica. Roman Moryak, 14 anni, residente a Sant’Eufemia d’Aspromonte, ha una storia semplice, ma di grande impegno, raccontata all’Agi dalla madre. La famiglia vive da poco più di quindici anni in Italia. Ed è qui che Roman è nato. La scelta di Mattarella è stata comunicata martedì scorso con una telefonata: “Siamo stati molto felici per questa notizia – ha raccontato la madre – Roman riesce in tutto quello che sceglie di fare, e anche a scuola i professori dicono che è molto intelligente e quando inizia qualcosa riesce subito a essere il più bravo”. La sua è una famiglia umile, che vive con grande dignità. Il padre è un operaio che si adatta a svolgere ogni lavoro, la madre una casalinga, poi c’è un fratello più piccolo che deve ancora compiere 6 anni. Roman, invece, frequenta la terza media con risultati ottimi e tante, riuscite passioni. “Quando frequentava l’asilo ha iniziato a suonare il pianoforte – racconta la madre – e ha proseguito con ottimi risultati fino alla terza elementare. Adesso segue con successo i corsi di inglese e a maggio sosterrà l’esame per la qualifica B1. Contemporaneamente ha iniziato a suonare il sax, quindi gioca a scacchi riuscendo ad arrivare anche alle gare nazionali che si sono svolte in Sicilia”. Grande pure la passione per il calcio: anche lì Roman riesce a esprimere un grande talento, giocando nella squadra del centro del Reggino. Un “campioncino” di impegno e dedizione, dunque, scelto dal Presidente Mattarella proprio per questa sua grande capacità di integrarsi in un Paese che ha accolto la sua famiglia e che ora è diventato la sua terra.
La classe della ‘Pascoli’ di Baone
La compagna di scuola, amica di mille avventure, giochi, gite, si era ammalata di leucemia, e dopo aver affrontato la malattia era tornata in classe, ma immunodepressa. Ossia, impossibile per lei vaccinarsi, ma allo stesso tempo pericolosissimo imbattersi in un virus qualsiasi, che per lei poteva essere letale. Per questo tutti i compagni, venti bambini di otto anni della scuola primaria di Baone (Padova), Istituto Comprensivo “G. Pascoli”, in autunno hanno scelto volontariamente di vaccinarsi contro l’influenza in arrivo.
Una catena di solidarietà di cui nel novembre scorso si erano occupati diffusamente i mezzi di informazione: in piena bufera no-vax, la scelta collettiva di bambini, docenti e anche qualche genitore ha stupito e commosso. All’insegna dell’immunità di gregge: in gruppi più o meno ristretti, l’alta copertura vaccinale protegge anche i pochi che per vari motivi (come il fatto di essere immunodepressi) non si possono vaccinare, creando appunto un “effetto gregge” che accoglie e protegge i più deboli. Per la bambina peraltro la solidiarietà era scattata anche prima: nell’ottobre 2017, quando era stata colpita da una forma di leucemia che l’aveva costretta a stare a casa dalle lezioni, maestre e compagni si erano impegnati per non farle pesare le assenze da scuola e l’avevano seguita facendole lezione a casa. E a Natale i suoi compagni di classe erano andati sotto le finestre di casa sua dedicandole i canti imparati a scuola.
Ginevra Costantini Negri
Pianista diciottenne di talento e già affermata nel mondo, ha scelto di suonare principalmente brani di autori italiani. Ginevra Costantini Negri, appena saputo di essere uno dei giovani ‘Alfieri’ del presidente Mattarella è emozionatissima: “E’ una grandissima gioia, un grandissimo onore, non ho parole”, dice con la voce che ride rispondendo all’Agi. “La cosa di cui è grata al presidente della Repubblica è di avere riconosciuto il mio impegno nella cultura, nella diffusione del patrimonio musicale e artistico. Io suono principalmente autori italiani, sono grandissimi. Credo che il nostro dovere di giovani sia di portare alla luce quello che la storia ci ha dato nel corso dei secoli”. La giovanissima musicista non ha per il momento intenzione di lasciare l’Italia, come fanno molti suoi coetanei e ‘colleghi’. Ma, oltre che al conservatorio di Milano, studia anche a Salisburgo, e ha già suonato all’estero, per esempio alla Carnegie Hall di New York. “Mi trovo benissimo in Italia, sono veramente contenta di poter vivere a Milano che e’ una delle città più vivaci di tutta Europa. Il nostro paese è così bello, ha un patrimonio storico e culturale eccezionale: perché andare altrove se qui abbiamo così tanto?”.
Jacopo Cavagna
Dciassettenne di Rimini, è un volontario dell’Unicef. Tre anni fa ha deciso di ricostruire insieme ad alcuni amici il gruppo “Younicef – Young for UNICEF” della sua città. Grazie al suo impegno sono stati organizzati numerosi eventi di sensibilizzazione e di raccolta fondi, a sostegno della missione dell’Unicef.
Giuseppe Bungaro
Diciottenne di Fragagnano, un piccolo Comune della provincia di Taranto, frequenta l’ultimo anno del liceo scientifico. A seguito di una patologia cardiovascolare diagnosticata a 13 anni, ha ideato uno stent super innovativo perché in tessuto pericardico che ha una biocompatibilità maggiore rispetto ad altri materiali. E’ inserito nelle 100 “Eccellenze Italiane” come giovane talento della medicina, dopo aver vinto l’European Union Contest for Young Scientists, la competizione che vede in gara i talenti scientifici europei junior fra i 14 e i 21 anni. Sfruttando le nanotecnologie, Giuseppe ha trovato un modo per evitare le complicazioni legate ai materiali che sono normalmente utilizzati.
Davide Indino
Non ha ancora compiuto 17 anni, vive a Tricase, un centro in provincia di Lecce, ed è qui che ha dimostrato un attaccamento inusuale per il mondo della cultura. Mentre durante gli anni della scuola materna gli altri bimbi disegnavano e coloravano, lui iniziava a leggere con i fumetti di Topolino. Si è fatto sempre avanti per sostenere, insieme alle associazioni locali, l’organizzazione di eventi per la presentazione di libri e per gli incontri con scrittori ed editori. Anche a scuola, dove frequenta il primo anno del liceo classico, Davide si è impegnato per organizzare uno di questi incontri
Anna Balbi
A 13 anni non ancora compiuti vive in un quartiere difficile di Napoli. Spende il suo tempo libero a servire nella mensa dei poveri e degli anziani, a pulire le spiagge dai rifiuti assieme ai volontari del Wwf e di Libera, a dare lezioni di sicurezza su Internet ai coetanei. Anna ha due fratelli di 25 e 21 anni che la seguono, la proteggono e la incoraggiano negli studi come nelle attività sociali.
Leonardo Cesaretti
Quand’era alle medie, era stato preso di mira da un branco di ragazzi un po’ più grandi: un giorno lo accerchiarono e gli infilarono delle sigarette accese nel cappuccio del cappotto. Si spaventò molto, ma la sua vera, grande preoccupazione era di aver rovinato il cappotto nuovo. Oggi, a quasi 17 anni, ha già quattro anni di volontariato alle spalle. A 12 anni si mette al servizio prima della “Albalonga”, una società di weelchair hockey, l’hockey in carrozzina, poi della “Castellinsieme”, onlus per ragazzi con disabilità mentali. E’ un impegno totalizzante, che gli assorbe tra i tre e i quattro pomeriggi la settimana
Luigi Pignoli
Oggi ha 13enne, ma nei tragici momenti del terremoto del 24 agosto 2016 ne doveva compiere ancora 11. Si distinse per eroismo e coraggio, portando in salvo l’intera famiglia in quella tragica notte in cui il centro del borgo che fu epicentro del sisma, e dove si trovava la casa della famiglia Pignoli, fu raso al suolo. Luigi, che dormiva da solo nella sua stanza, non appena sentita la scossa si è alzato, ha preso il suo fratellino Francesco (di due anni più piccolo) e lo ha portato fuori casa, poi è rientrato mentre tutto crollava ed è riuscito ad allertare la zia, la nonna e la madre, mantenendo una lucidità e un sangue freddo incredibili per un bambino di quell’età
Manuel Pala
Genovese, 18 anni, ha girato il film “Cuori in guerra”, un musical che ha coinvolto circa duecento ragazzi, rendendoli pienamente protagonisti del progetto: dalle coreografie alla colonna sonora, dalla parte tecnica a quella di recitazione. I proventi, su indicazione dello stesso giovane regista, saranno destinati al Fondo malattie renali nel bambino, Onlus che opera presso l’ospedale Gaslini di Genova. Ci sono voluti due anni per realizzare il film, grazie anche alla disponibilità di Carabinieri e Marina militare.
Claudia Gallo
E’ nata nel 2000, vive a Firenze e dopo aver vinto la sua battaglia contro la dislessia ha ideato e organizzato un progetto, che ha coinvolto 32 classi, per sensibilizzare gli studenti sulle problematiche relative ai disturbi specifici dell’apprendimento. Il suo impegno è favorire una migliore integrazione e una crescita più serena dei giovani in difficoltà in collaborazione con la Onlus “Pillole di parole”, associazione interamente gestita da ragazzi con Dsa. Canta nel coro lirico dell’orchestra scolastica Remuto (Rete Musica Toscana) e sogna di fare la cantante lirica.
Rebecca Maria Abate
A 10 anni ha aiutato una compagna di scuola con grave disabilità a uscire dal silenzio e di aprire una comunicazione con l’intera classe. Grazie alla sua sensibilità e al suo affetto, è riuscita a interpretare e comprendere i pochi segnali dell’amica, creando in questo modo nella classe un ambiente più aperto e inclusivo, dove la diversità è divenuta occasione di crescita per tutti.
Jasmine Manbal
Sedicenne campionessa di judo, svolge attività di volontariato e fa parte del Consiglio dei ragazzi e delle ragazze del Meyer, l’ospedale pediatrico fiorentino nel quale da anni è in cura per una malattia cronica. La malattia le ha portato a lungo malessere e l’ha debilitata. Lei però ha reagito trovando nello sport, praticato a livello agonistico, un’occasione di crescita individuale e di socialità. Ha partecipato a una sessione estiva di Dynamo Camp e da quella esperienza ha tratto un insegnamento: impegnarsi per non far sentire nessuno escluso può essere una leva per superare anche le proprie condizioni di svantaggio e di difficoltà.
Samuele Ropelato, Filippo Pasquazzo ed Enrico Cescato
Samuele viene da Scurelle, piccola frazione della Valsugana tra le montagne del Trentino, è nato nel 2001 e assieme ai compagni di classe Filippo Pasquazzo ed Enrico Cescato, ha realizzato un’app per smartphone dedicata a un loro compagno di scuola e a tutte le persone con disabilità comunicativa. Samuele frequenta la quarta Liceo Scientifico delle Scienze Applicate ‘Alcide de Gasperi’ di Borgo Valsugana, la sua app non è ancora disponibile nella parte operativa, ma lui e i suoi compagni ci stanno lavorando.
Nicolò Vallana, Luca Fermi ed Edoardo Puce
Diciottenne di Rimini assieme ai coetanei Luca Fermi, di Misano Adriatico (Rimini) ed Edoardo Puce, di Rimini (sono tre studenti dell’istituto “Belluzzi – Da Vinci” di Rimini), per aiutare un compagno di classe, appena uscito dal coma e costretto a indossare un busto rigido, hanno ideato e realizzato un busto ortopedico flessibile, altamente tecnologico, che ha migliorato le condizioni di vita del ragazzo. Il busto flessibile è stato poi presentato alla Fiera dei giovani scienziati Fast di Milano ed è stato selezionato per la Fiera della tecnologia di Dublino. Nicolò vorrebbe fare biomedica all’Università, sta scegliendo dove, la scuola più adatta e più moderna.
Marcos Alexandre Cappato De Araujo
Scrive racconti, testi di canzoni e ha realizzato un cortometraggio sulla disabilità, o meglio, su come l’amicizia possa superare le barriere della paura. Affetto da tetraparesi spastica, è molto attivo nella difesa dei diritti dei disabili, a partire dall’impegno all’interno della sua scuola. Del cortometraggio (finanziato da una borsa di studio di Dynamo Camp) è stato ideatore e regista e si è avvalso del contributo di attori noti anche al grande pubblico.
Angelica Mililli
Studentessa brillante e generosa, che ha saputo farsi apprezzare nella scuola nonostante le difficoltà certificate come disturbi specifici dell’apprendimento. Fuori dall’orario scolastico presta servizio di volontariato in alcune associazioni ed è attiva nell’assistenza e nella cura del nonno, affetto da morbo di Alzheimer.
Alberto Franceschini
Svolge attività di volontariato con diverse associazioni. Con il Cisv Italia ha partecipato a programmi in Francia, Norvegia e Canada, centrati sull’educazione alla pace. Ha promosso azioni concrete di solidarietà, cercando anche di condividere un progetto di società inclusiva e interculturale, capace di valorizzare la diversità. Nell’ultimo anno ha prestato servizio da volontario presso la Casa San Michele, centro di accoglienza per donne sole o con minori, e qui ha organizzato serate per i bambini.
Lucia Ferrante
Si è particolarmente distinta partecipando a Corleone al progetto sulla legalità, nel settembre 2018: ogni mattina lavorava con altri studenti nei campi confiscati alla mafia e nel pomeriggio incontrava figure simbolo della lotta alla criminalità organizzata. Di ritorno nella sua città, si è resa testimone di questa esperienza non soltanto nel dialogo con i compagni di scuola e con gli insegnanti, ma anche in modo brillante in occasione di un incontro, organizzato presso il Tribunale di Viterbo, al quale hanno preso parte oltre 150 ragazzi diciottenni, suoi coetanei.
Tancredi Mazzei Paterni
Quando il 22 luglio 2018 ha salvato un uomo che rischiava di annegare nel mare tra Vada e Rosignano Solvay aveva appena 12 anni. Con il suo surf si stava divertendo tra le onde, quando si è accorto di una persona in affanno. Ha raggiunto a nuoto il bagnante e lo ha accompagnato a riva. La città di Rosignano gli ha riconosciuto un attestato di merito “per il coraggio e il senso civico dimostrato nel salvataggio”. Il ragazzo vive a Washington con i genitori ma ogni estate torna a Livorno per le vacanze.
Ariane Benedikter
Originaria di un paesino alle porte di Brunico, è stata rappresentante dell’Italia, membro permanente, e poi vicepresidente dell’Organizzazione non governativa “Plant for the planet”. Ha tenuto conferenze, pubblicato saggi e organizzato corsi di formazione sui temi relativi alla tutela ambientale e allo sviluppo sostenibile. Ha vinto due concorsi internazionali di poesia a Francoforte sulla tematica ambientale ed essa stessa può essere considerata ambasciatrice del clima e della natura.
Elena Piergentili
Vive a Sarnano, in uno dei paesi del cratere del terremoto del 2016. Ha dovuto abbandonare la sua casa e trasferirsi – con la famiglia composta di sei persone – in un’abitazione di due sole camere. Nonostante le difficoltà, non ha perso il sorriso e la disponibilità verso i compagni di scuola e di gioco. A 13 anni, in casa si dedica molto alla sorellina, che vive in condizioni di grave infermità, ed è per lei di grande aiuto. Ha svolto anche attività di volontariato con l’Unitalsi.
Andrea Ciarrocchi
Ad appena 14 anni è stato il primo partecipante al progetto “mini pioniere Cri 8-13”, organizzato dalla Croce Rossa italiana per formare bambini e giovani alle attività socio-assistenziali. Si è distinto per le sue capacità e la sua coinvolgente partecipazione. Oggi è a pieno titolo un volontario della Croce Rossa e un esempio per i suoi coetanei. E’ stato capace di sensibilizzare un gruppo di ragazzi sulla prevenzione del bullismo e di comportamenti discriminatori.
Celeste Montenovo
Ha 18 anni e vive a Cupra Marirttima, dove partecipa con impegno alle attività di diverse associazioni benefiche mostrando attenzione e sensibilità verso chi vive in condizioni di difficoltà. Si è distinta nell’azione di volontariato presso l’Unione ciechi di Ascoli Piceno e ha dedicato alle problematiche dei non vedenti la tesina finale del suo percorso di studi.
Alessandra Cortesia
Ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi giovanili di break dance, a Buenos Aires. Il suo successo è frutto di talento, ma anche di una grande forza di volontà, dopo aver subito lo scherno e l’emarginazione da parte dei compagni per essere la più piccola della classe, oltre che una delle più brave. Quando veniva “bullizzata” riceveva lettere minatorie, ed era costretta a portare gli zaini pesanti di tutti. Ballando, allenandosi quattro ore al giorno, ha acquisito fiducia in se stessa e questo l’ha spinta a ribellarsi e a non subire più. Un esempio di riscatto attraverso la danza.
Tommaso e Filippo Bolondi
A 10 e 12 anni hanno ideato un’applicazione anti-bullismo (Jolly) e il papà Federico, su loro richiesta e con le loro indicazioni, l’ha programmata. Jolly è un’applicazione gratuita e utilizzabile su Apple e Android. Ha lo scopo di aumentare l’autostima dei ragazzi tra i 10 e i 16 anni, attraverso lo scambio di messaggi positivi in uno spazio protetto da insulti e offese. L’applicazione e’ una via di mezzo tra un social network e un gioco, e ha due regole: le domande sono solo positive e le risposte anonime.
Reparto Agesci di Rutigliano
In seguito a una uscita presso un ex convento del Seicento, il gruppo scout ha realizzato un video per sensibilizzare la comunità sul rispetto dell’ambiente e la conservazione del patrimonio storico. In particolare, i giovani hanno dato testimonianza di come sia possibile tenere pulito il sito e come si possano diffondere buone pratiche di smaltimento dei rifiuti.
Una classe della scuola elementare Annika Brandi
La maestra ha insegnato agli alunni il pronto intervento in caso di crisi epilettiche di un loro compagno e ha stabilito i compiti di ciascuno nell’emergenza: chi deve prendere il farmaco dal cassetto, chi allungare il cuscino, chi avvisare il bidello. Gli incarichi di emergenza sono stati scritti su un cartellone appeso in aula.
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