(ANSA) – UDINE, 19 APR – Si riaprono le indagini sulla strage
dell’Antivigilia di Natale del 1998, attentato in cui morirono
tre poliziotti della Squadra volante della Questura di Udine. Lo
riporta il Messaggero Veneto.
Secondo la ricostruzione del quotidiano, dopo quasi 23 anni
sarebbero emerse nuove testimonianze, che aprirebbero piste
investigative diverse da quelle battute finora. Sulle nuove
rivelazioni – precisa il quotidiano – c’è il massimo riserbo. Ma
fonti vicine agli inquirenti fanno riferimento a interessi
economici: l’obiettivo della bomba sarebbe stato il negozio di
telefonia, non dunque i tre agenti accorsi sul posto.
L’ordigno che scoppiò il 23 dicembre 1998, poco dopo le
cinque del mattino, davanti a un negozio di telefonia mobile in
viale Ungheria, uccise i tre agenti Giuseppe ‘Guido’ Zannier,
Adriano Ruttar e Paolo Gragnolino. La complessa vicenda
giudiziaria si era conclusa il 23 settembre 2014, quando la
sesta sezione della Corte di Cassazione aveva dichiarato
inammissibile il ricorso presentato dalla Procura generale
contro l’assoluzione dal reato di strage, pronunciata nel luglio
2013 dalla Corte d’Assise d’Appello di Trieste nei confronti dei
due imputati albanesi Ilir Mihasi e Saimir Sadria. (ANSA).
Fonte Ansa.it