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Strage Viareggio: oggi Cassazione, familiari sotto il Comune

(ANSA) – VIAREGGIO (LUCCA), 02 DIC – I familiari delle
vittime del disastro ferroviario di Viareggio (Lucca) del 29
giugno 2009 si sono radunati stamani davanti al Comune della
loro città per ricordare che oggi a Roma inizia il processo
davanti alla Corte di Cassazione sulla strage che fece 32 morti,
tanti feriti e causò immensi danni materiali. A causa del
Coronavirus, i familiari non hanno potuto, per la prima volta in
tanti anni di processo, essere presenti nelle aule giudiziarie,
così anche se non sono a Roma, hanno deciso questa iniziativa
fatta nel rispetto del distanziamento. Organizzati i
collegamenti tramite social network con i loro avvocati.
    Davanti al municipio hanno srotolato ed esposto lo striscione ‘Giustizia e verità’ che ha accompagnato tutte le udienze dei
processi di primo e secondo grado. E’ stato anche mostrato il
mosaico con le foto delle vittime. Un altro striscione è stato
esposto sul ponte sopra il canale Burlamacca con la scritta ‘Giustizia e verità per la nostra città’. Molti cittadini si
sono uniti ai familiari posizionandosi insieme a loro davanti al
municipio.
    Nel pomeriggio i familiari si ritroveranno nella sede della
Croce Verde per seguire via social il processo. Messaggi sono
pervenuti all’associazione dei familiari ‘Il mondo che vorrei’
da parte di esponenti delle istituzioni fra cui, ha riferito il
presidente Marco Piagentini, anche dalla Presidenza della
Regione Toscana.
    “Ci siamo, alla fine è arrivato il momento, volevamo esserci
tutti insieme come abbiamo fatto in questi 11 anni – afferma
Piagentini -. Volevamo essere là in quell’aula ad ascoltare,
perché in quell’aula parlano dei nostri cari, ma ciò non sarà
possibile. Nelle riunioni via web di questi giorni abbiamo
capito quanto è importante affrontare questo momento insieme.
    Per questo dalle ore 14 andando sulla nostra pagina Facebook o
sul nostro blog troverete un link di accesso dove potrete
interagire con i familiari, per salutarli per far sentire la
vostra vicinanza, per chiedere informazioni”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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