(ANSA) – VICENZA, 01 SET – Lei è una monaca convinta no-vax,
lui, il fratello, un medico in pensione che al siero anti-Covid
crede al punto da essere uno dei vaccinatori volontari del
sistema sanitario. La loro però non è rimasta una disputa di
famiglia, perchè il medico, sapendo che anche le altre cinque
suore del monastero di Montegalda (Vicenza) sono contrarie
all’iniezione, ha denunciato la cosa al Vescovo della Diocesi di
Padova, in cui rientra Montegalda, a cavallo dei colli Berici ed
Euganei.
Stufo delle titubanze della sorella, il medico, 72 anni, ha
scritto una mail alla Diocesi: “Nonostante l’appello al vaccino
del Papa, dei vescovi… avete un covo di No Vax che spinge in
tal senso anche con foto ed appelli al limite del ridicolo. E’
il monastero a Montegalda con la madre superiora che vive di
cellulare e di quotidiana e sciocca propaganda No Vax. Il colmo
è che è mia sorella”.
La Diocesi ha risposto oggi all’appello, con una nota. “Il
vescovo stesso (e altri rappresentanti della Diocesi) –
sottolinea – in più occasioni si è espresso per questa scelta
responsabile nei confronti di se stessi e degli altri”. Ma sul vaccino il richiamo della Chiesa “può essere esclusivamente alla
responsabilità personale di ciascuno”.
La monaca no-vax, 77 anni, pare sul punto si rivedere la sua
scelta. “Sì, è vero, non sono vaccinata, ma a settembre penso
che lo farò. Ho voluto aspettare l’estate perché in estate non
c’è grande pericolo. Ma se questo morbo ricomincia e fa tante
vittime…allora vado”. (ANSA).
Fonte Ansa.it