Nuovi limiti da Bruxelles, ma nelle cooperative già in atto il rinnovo veicoli. L’Italia deve tagliare lo smog di più di 1 veicolo commerciale su 2 che si trova nella classe di inquinamento sotto l’Euro 4. Nuovi limiti emissioni CO2
L’Italia deve tagliare lo smog di più di 1 veicolo commerciale su 2 che si trova nella classe di inquinamento sotto l’Euro 4. E’ quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative Uecoop su dati Unrae in relazione al via libera del Parlamento europeo ai nuovi limiti alle emissioni di CO2 per i camion in base al quale i costruttori dovranno garantire che i mezzi a zero e a basse emissioni rappresentino una quota di mercato di almeno il 5% entro il 2025 e del 20% delle vendite entro il 2030. In Italia – spiega Uecoop – già 1 veicolo da lavoro su 4 si trova nella fascia di quelli più rispettosi per l’ambiente riferita alle classi Euro 6 ad Euro 5 adeguati ai più avanzati limiti anti inquinamento che ormai da nord a sud sempre più amministrazioni comunali e regionali applicano sui propri territori per ridurre l’impatto dello smog. In questo panorama – sottolinea Uecoop – furgoni e camion rappresentano strumenti di lavoro per molte delle oltre 80 mila cooperative operanti in Italia con una diffusione sempre maggiore di veicoli meno inquinanti incentivata anche dal fatto che sempre più spesso nei capitolati di appalto pubblici e privati vengono previsti punteggi aggiuntivi per chi utilizza nell’attività professionale mezzi a basso impatto di smog. Uno sforzo per la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente – evidenzia Uecoop – che deve però sempre fare i conti con l’investimento, a volte problematico per una piccola cooperativa, per l’acquisto di un’auto o di un furgone nuovi, problemi ai quali aggiungere il costo assicurativo e non da ultimo quello per il carburante con il diesel cresciuto del +4% negli ultimi tre mesi fino a una media di 1,56 euro al litro, mentre la benzina è salita del +1,8% fino a 1,65 al litro, con l’Italia – rileva Uecoop – al sesto posto nella top ten mondiale dei Paesi con il pieno più costoso. Per questo – conclude Uecoop – è necessario potenziare il sistema degli incentivi statali come sta facendo, ad esempio la Germania che ha stanziato 107 milioni di euro per l’acquisto di bus meno inquinanti con il via libera della Commissione Ue al contributo pubblico proprio perché aiuta a ridurre le emissioni.
Foto sotto: la Germania investe su bus non inquinanti (eunews.it)