“Entro la fine dell’anno 4.500 taser per gli operatori della sicurezza” è l’anticipazione fatta al Congresso Nazionale Fsp Polizia di Stato, dal sottosegretario di Stato del ministero dell’Interno con delega per le materie di competenza del dipartimento della Pubblica sicurezza, Nicola Molteni.
Quelli della dotazione di ulteriori mezzi alle forze di polizia, delle tutele legali e normative, sono temi toccati dal sottosegretario a proposito di tanti fatti saliti alla ribalta delle cronache, a partire dal caso della sparatoria fuori dalla stazione a Termini. “Ho portato solidarietà e vicinanza all’agente della Polfer a Termini – ha detto Molteni -, perché credo che abbia agito con responsabilità di fronte a una situazione di pericolo, rispettando le regole di ingaggio e professionali per assicurare la sicurezza di tutti. E’ stato indagato per atto dovuto, e credo che di fronte a questo non basti la vicinanza ma servano atti concreti. Fsp Polizia ha giustamente sostenuto la necessità di rafforzare la tutela legale, riproponendo anche l’idea del fondo di assistenza.
Ci sono normative di riferimento che risalgono alla legge reale, e io credo che con l’impegno della politica, dell’amministrazione e dei sindacati, si potranno trovare strumenti normativi che tutelino e garantiscano gli operatori, manlevandoli dalle spese legali con l’intervento da parte dello Stato. Condivido anche pienamente l’altra proposta di Fsp Polizia, che ritengo di buon senso, di creare sul piano giudiziario un ‘filtro’ che possa valutare in tempi brevissimi la posizione del poliziotto indagato. Penso anche alla possibilità di mettere mano alle regole d’ingaggio per consentire al poliziotto di fare sempre meglio il proprio lavoro e, soprattutto, alla necessità di mettere gli operatori nelle condizioni di potersi difendere di fronte a una aggressione. In questo è fondamentale la ‘partita’ del taser che, lungi dall’essere uno strumento di offesa è invece uno strumento di difesa, a tutela di tutti. Dopo un percorso lungo e tormentato, posso dire che siamo vicini: gli adempimenti sono compiuti, la sperimentazione è stata fatta, ci sono i protocolli sanitari a garanzia di tutto e di tutti, la procedura di gara è terminata, e dunque entro la fine dell’anno donne e uomini in divisa potranno avere 4.500 taser”.
“Sul tema della sicurezza la politica deve rispondere ‘presente’ – ha concluso Molteni -, senza distinzioni di sorta. Faccio per la seconda volta l’esperienza al ministero dell’Interno, e sono fermamente convinto che la sicurezza sia un bene comune da tutelare, e nell’agenda politica del governo sicurezza, legalità, controllo del territorio, prevenzione del crimine contrasto a micro e macro criminalità, devono stare nella parte alta dell’agenda politica. Non bastano, però, le pacche sulle spalle, servono soldi, servono risorse. Credo che i principali temi sui cui la politica da qui ai prossimi mesi si deve impegnare siano: organici, contratto 2019-21, tutele legali e normative, e dotazioni”.