Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 è stata avvertita dalla popolazione intorno alle 17 a Milano, soprattutto ai piani bassi delle case. È la più forte registrata negli ultimi 500 anni, secondo l’Ingv, in una zona che storicamente no ha mai presentato grande sismicità. Nessun danno rilevato tuttavia dai vigili del fuoco. L’epicentro a 8 chilometri di profondità a nord di Trezzano sul Naviglio.
[DATI #RIVISTI] #terremoto ML 3.8 ore 16:59 IT del 17-12-2020 a 1 km N Trezzano sul Naviglio (MI) Prof=8Km #INGV_25805541 https://t.co/0ciNK64xJf
— INGVterremoti (@INGVterremoti) December 17, 2020
Milano scossa dal ‘risveglio’ del fronte alpino – E’ stato il ”risveglio’ del fronte delle Alpi, sepolto sotto la pianura padana, a far tremare Milano questo pomeriggio, con una scossa di magnitudo 3.9. Lo spiega Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). “E’ stato un terremoto alpino, perché sotto i sedimenti di Milano è sepolto il fronte della catena alpina che è frutto della convergenza tra la pianura padana e l’Europa: si tratta di una convergenza molto lenta dell’ordine di un millimetro all’anno, vicino alla soglia della possibilità di rilevazione. Questa velocità così bassa solitamente non genera grandi terremoti, almeno in epoca storica non ne conosciamo. Nel lodigiano, invece, a Caviaga, nel 1951 abbiamo avuto una scossa di magnitudo 5.2-5.4”
Fonte Ansa.it