(ANSA) – ROMA, 03 MAR – Le domande di contributo per la
riparazione o la ricostruzione degli edifici danneggiati dal
sisma sono cresciute nel 2020 del 62% rispetto all’anno
precedente, passando da 12.063 a fine 2019 alle 19.568 di fine
dicembre. E’ quanto si apprende dal report “La ricostruzione
dell’Italia Centrale nel 2020” del commissario straordinario
Giovanni Legnini.
Subito dopo il sisma – si legge nel documento – sono stati
censiti circa 80 mila immobili inagibili, 30 mila con danni
lievi e 50 mila con danni gravi, ma “in base alle esperienze
passate non tutti saranno oggetto di ricostruzione:
realisticamente le domande pervenute fin qui rappresentano circa
un terzo di quelle potenzialmente attese”, spiega il
commissario.
I contributi richiesti dai cittadini per riparare o
ricostruire le case colpite dal sisma ammontano a 5,6 miliardi
di euro. Le istanze accolte sono state 6.946, con il
riconoscimento di un contributo di circa 1,6 miliardi di euro,
mentre le somme erogate effettivamente sulla base dello stato di
avanzamento dei lavori sono pari a oltre 700 milioni di euro.
Nel solo 2020 le somme erogate sono state pari a 406 milioni,
più di quanto erogato nei tre anni precedenti.
Lo scorso anno gli interventi portati a termine sono stati
circa 1.700. Dall’avvio della ricostruzione gli edifici riparati
o ricostruiti con i contributi, e dunque le famiglie che hanno
già fatto rientro a casa, sono oltre 4 mila. Di questi, gli
interventi per i quali sono stati effettuati gli ultimi
pagamenti alle imprese costruttrici sono 3.694, mentre i
cantieri aperti per la ricostruzione privata a fine anno erano
3.248: circa 2 mila nelle Marche, la regione che ha subito la
maggior percentuale dei danni, quasi 600 in Umbria, oltre 300
nel Lazio e in Abruzzo. (ANSA).
Fonte Ansa.it