Impossibile prevedere l’entità delle future scosse, dopo quella di magnitudo 6,5 avvenuto alle 3:54 italiane del 26 novembre lungo le coste dell’Albania, vicino Durazzo, alla profondità di circa 10 chilometri. I sismologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) rilevano che al momento sono avvenute repliche di magnitudo 5.3 e 5.4, “ma non sappiamo nel dettaglio che cosa potrà accadere”, ha rilevato il sismologo Salvatore Stramondo.
Generato dalla compressione fra la placca africana e quella eurasiatica, “il terremoto avrebbe potuto generare uno tsunami, ma l’allarme è rientrato”, ha detto il sismologo Alberto Michelinio, dell’Ingv.