(ANSA) – CAGLIARI, 29 APR – Era deciso a lasciare nuovamente
la Sardegna per andare a combattere con i separatisti
filo-russi, il 50enne cagliaritano indagato per arruolamento e
addestramento con finalità di terrorismo. A novembre dello
scorso anno, dopo una perquisizione domiciliare, aveva tentato
di lasciare l’Italia, raggiungendo Torino, ma era stato bloccato
dalla Digos e gli era stato sequestrato il passaporto.
Nonostante questo la sua intenzione di recarsi in Ucraina non si
è mai fermata.
Secondo quanto emerso dalle indagini della Digos di Cagliari,
coordinata dal dirigente Antonio Nicolli, il cagliaritano
effettuava ricerche sul web finalizzate ad ottenere da parte
delle autorità sovietiche un visto che gli consentisse
raggiungere la Russia e recarsi nei territori delle
autoproclamate Repubbliche del Donbass per partecipare ancora al
conflitto.
In alcuni manoscritti sequestrati a ottobre del 2020
nell’abitazione del cagliaritano “l’indagato aveva motivato in
maniera chiara la sua presenza in Donbass, specificando che
l’unica modalità con cui poteva contribuire alla lotta era la ‘reazione armata'”. (ANSA).
Fonte Ansa.it