Mentre in Italia le parole del ministro dell’Interno sugli inceneritori in Campania accendono la polemica, nella capitale danese si inaugura un innovativo impianto sportivo costruito intorno ad un impianto che brucia 400mila tonnellate di rifiuti
Probabilmente il prossimo mese a Copenaghen ci sarà anche Matteo Salvini, che in questi giorni ha scatenato una vera tempesta politica sul tema inceneritori, per conoscere di persona una delle più affascinanti innovazioni architettoniche in campo ambientale. Nella capitale danese, infatti, a dicembre sarà inaugurata la pista artificiale da sci sul tetto di Amager Bakke – CopenHill, il termovalorizzatore operativo dall’anno scorso nel centro della città, di fronte al mare.
L’interesse per il vicepremier italiano potrebbe venire anche dal fatto che il fondo in plastica di questa particolare pista da sci, lunga 600 m e larga 60, è fornito dalla Neveplast di Nembro, una ditta bergamasca. Ma sicuramente ad attirare di più la curiosità sarà capire come i danesi riusciranno a valorizzare una struttura che brucia ogni anno 400mila tonnellate di rifiuti in un impianto sportivo e in un luogo di aggregazione per la comunità.
La nuova pista da sci costruita sul tetto dell’impianto potrà accogliere fino a 200 sciatori (al prezzo di 9,50 euro all’ora), che potranno provare l’ebrezza di scendere da un’altezza di 90 metri, con una pendenza massima del 45%. Ma l’attrazione non sarà riservata ai soli sciatori: intorno alla pista, infatti, verranno piantati alberi e realizzati sentieri per trekking e jogging e aree picnic, mentre sul lato più alto dell’impianto è in corso di costruzione una parete artificiale d’arrampicata alta 85 metri, la più alta del mondo. L’offerta “turistica” del termovalorizzatore sarà completata da un grande caffetteria con vista sul porto e da un ampio parcheggio, utilizzabile anche per eventi di pattinaggio.
Insomma, dalla Danimarca una vera lezione di come si può trasformare un elemento impattante in maniera negativa sul territorio in un centro di sviluppo e di attrazione per un quartiere e per l’intera città. Costruito nel 2017 al costo di 670 milioni di dollari per sostituire il vecchio termovalorizzatore di Copenaghen, l’impianto di Amager Bakke – CopenHill rappresenta la nuova immagine del programma waste-to-energy della città: bruciando i rifiuti, l’impianto fornisce elettricità a 62.500 abitazioni ed acqua calda a 160.000, emettendo dalla sua ciminiera solo vapore acqueo, mentre tutte le polveri e i fumi vengono trattenuti dai filtri.