“Forti ripercussioni fisiche e psicologiche per i ragazzi rimasti intrappolati da 16 giorni nella grotta della Thailandia”. A sostenerlo in in un’intervista all’Independent è il dottor Andrea Danese, del King’s College di Londra
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Potrebbero esserci forti ripercussioni fisiche e psicologiche per i ragazzi rimasti intrappolati da 16 giorni nella grotta della Thailandia, a partire dal 23 giugno. A sostenerlo in in un’intervista all’Independent è il dottore Andrea Danese, capo dello Stress and Development Lab al King’s College di Londra.
La paura di non riuscire a salvarsi ha comportato gravi danni di salute per i ragazzi.”Probabilmente vivranno in uno stato di costante paura; diventeranno molto lunatici o facilmente irritabili o, al contrario, potrebbero sviluppare un atteggiamento distaccato o insensibile”, sostiene il dottor Danese. E aggiunge che saranno soprattutto i bambini a subire le conseguenze più gravi e durature di questa esperienza di lotta per la sopravvivenza. Come illustrato da Danese, i disturbi più comuni che i ragazzi potranno sviluppare sono “il disturbo da stress post-traumatico, la depressione, o problemi comportamentali”. La percentuale dei ragazzi che rischiano di soffrire di questi disturbi oscilla tra 10 e il 20 per cento.
Secondo quanto dichiarato inoltre dal professor Sarb Johal del Joint Center for Disaster della Massey University in Nuova Zelanda, “la mancanza della luce in tutto questo periodo di tempo può avere degli effetti non solo di disorientamento, ma anche su molte delle loro funzioni fisiologiche di base, che dipendono dai ritmi circadiani e che verranno alterate”. Inoltre, è stato dimostrato che lo stato di isolamento e la mancanza di luce solare, se prolungati nel tempo, possono provocare nell’essere umano un progressivo allungamento del ritmo circadiano sonno-veglia, che può perpetuarsi fino a giornate di 36 ore.
Ma le condizioni del ritmo circadiano sono anche collegate ad altri meccanismi psico-fisici, tra cui lo stato ormonale che influenza lo stress, il livello della temperatura del corpo e il processo digestivo.
Altro potenziale rischio legato alla lunga permanenza in un ambiente claustrofobico come le grotte è quello di contrarre infezioni. La mancanza di cibo e di sonno sono le maggiori cause di questo rischio, come ha spiegato il dottor Johal.