(ANSA) – BRESCIA, 09 DIC – Assolto perché incapace di
intendere e volere a causa di un totale vizio di mente per “un
delirio di gelosia”. Si è chiuso così il processo davanti alla
Corte d’Assise di Brescia a carico di Antonio Gozzini, 70enne
che un anno fa in città uccise la moglie Cristina Maioli,
insegnante di scuola superiore che era stata poi vegliata per
ore dal marito.
La difesa dell’uomo, che non era presente in aula, aveva
chiesto l’assoluzione ritenendo incapace di intendere e volere
Gozzini al momento dell’omicidio, come riconosciuto dalla Corte,
mentre il pm Claudia Passalacqua aveva chiesto l’ergastolo.
(ANSA).
Fonte Ansa.it