(ANSA) – TREVISO, 27 GIU – Ha reciso un lobo dell’orecchio
alla sua vittima, dopo averle sferrato 20 coltellate, perchè –
ha confessato al gip – “volevo conservare un ricordo di lei”.
Lo avrebbe detto – riportano i giornali locali – il 34enne
autore dell’assassinio di Elisa Campeol, durante
l’interrogatorio di garanzia in carcere. La giovane donna era
stata uccisa giovedì mattina sul greto del Piave, dove stava
prendendo il sole su un lettino.
L’uomo, costituitosi subito dopo il fatto, si era presentato
alla caserma dei Carabinieri con i vestiti imbrattati di sangue,
il coltello insanguinato, dentro ad uno zaino, ed un sacchetto
nel quale aveva riposto la parte dell’orecchio di Elisa. Sul
34enne, accusato di omicidio volontario premeditato, sarà
disposta ora una perizia psichiatrica. Nonostante il killer, reo
confesso, abbia affermato di aver scelto la sua vittima “casualmente”, e che non la conosceva, i magistrati vogliono
capire se, proprio il taglio dell’orecchio, non sia un elemento
rivelatore di una connotazione sessuale del delitto. L’arrestato
aveva invece spiegato di aver agito, sotto l’impeto della
volontà di “far male a qualcuno” . (ANSA).
Fonte Ansa.it