“Ucraina 2022. Vicini ai bambini e agli adolescenti. Il Credito Cooperativo con le Caritas italiana ed europee”, è l’iniziativa unitaria nazionale di raccolta fondi attivata dalle Bcc, Casse Rurali e Casse Raiffeisen in collaborazione con Caritas Italiana, a favore del progetto di intervento umanitario – in particolare nei confronti dei bambini e degli adolescenti – che quest’ultima sta gestendo in Ucraina e nei Paesi limitrofi sin dalle prime ore successive all’inizio dell’intervento militare russo.
L’iniziativa, alla quale aderisce anche CrediFriuli (che esenterà tutti i bonifici con questa causale dalle spese di versamento), è promossa dalle Capogruppo dei Gruppi Bancari Cooperativi, dalla Federazione Raiffeisen con il coordinamento di Federcasse.
«L’iniziativa del Credito Cooperativo italiano, nel solco della sua ultracentenaria tradizione solidaristica – spiega il presidente di CrediFriuli, Luciano Sartoretti -, intende offrire un contributo concreto e immediato alle persone più fragili, come i bambini e gli adolescenti, segnati profondamente da una situazione che gli operatori sul terreno presentano come “estremamente drammatica” e dalle conseguenze pratiche e psicologiche molto preoccupanti».
Iccrea Banca, da parte sua, ha attivato un conto corrente denominato “Ucraina 2022. Vicini ai bambini e agli adolescenti” e intestato a Caritas Italiana (IT45 P080 0003 2000 0080 0032 010), sul quale potranno confluire i contributi delle singole Bcc e dei soci, collaboratori, clienti e comunità locali nelle quali opera il Credito Cooperativo.
In particolare, Caritas Italiana – in coordinamento con la Caritas Ucraina e altre Caritas europee, soprattutto di Polonia, Moldavia e Slovacchia – ha aperto sul territorio (nella capitale Kiev e non solo) una serie di Centri di assistenza sia per fare fronte ai bisogni quotidiani, che per dare ascolto e sostegno psicologico alla popolazione sconvolta dalla guerra. I Centri sono operativi pure per la distribuzione di generi alimentari, prodotti per l’igiene e acqua potabile. Operatori e volontari, inoltre, sono mobilitati per trasportare le persone maggiormente vulnerabili nelle zone più sicure.